Democrazia e Giustizia

UE prepara nuovo piano per risolvere le controversie sui migranti

Le quote obbligatorie dei migranti sono politicamente lettera morta, quindi ora la questione è se l'UE riesca a trovare il coraggio per discutere il nuovo piano proposto dalla presidenza estone.

by György Folk

Secondo quanto riportato dai media di Bruxelles, al prossimo vertice UE i leader non discuteranno il nuovo piano di quote di immigrati abbozzato dalla presidenza UE dell'Estonia, nonostante oggi la questione sia un tema scottante per l’Europa. In un momento in cui la questione dell'immigrazione divide così profondamente l'Europa dell'Est e dell'Ovest, questo è un duro colpo per i leader europei.

Ancora ritardi su un piano così importante

Il nuovo piano darebbe un ruolo più importante alla prevenzione agendo sulla capacità di mitigare flussi improvvisi e significativi di rifugiati e richiedenti asilo. Gli estoni hanno dato alla Commissione Europea il ruolo fondamentale di definire quanti richiedenti asilo distribuire in ogni stato. Il sistema di distribuzione prende in considerazione la dimensione della ricchezza e della popolazione dei paesi di accoglienza.

Inoltre, in caso di forte afflusso, un sistema di emergenza richiederebbe agli Stati membri di fornire altre forme di aiuto oltre alla presa in carico dei richiedenti asilo. La proposta stabilisce che il trasferimento dei richiedenti asilo tra i paesi potrebbe aver luogo solo in caso di accordo volontario tra le parti coinvolte.

Impasse politica

Secondo l'ordine del giorno del vertice UE di dicembre, sono di fatto previste sessioni di discussione sull'immigrazione, ma, secondo fonti diplomatiche in contatto con EUobserver, non si entrerà nei dettagli della proposta estone. Il paese baltico, che attualmente detiene la presidenza di turno dell'UE, sta tentando di rompere uno stallo politico per facilitare il processo di riforma in corso al "regolamento di Dublino".

L’ambiziosa missione è quella di conciliare le questioni che affliggono paesi come l'Italia e la Grecia, che sopportano la maggior parte degli arrivi da tutto il Mediterraneo, e gli stati orientali che si oppongono fermamente alle quote obbligatorie per l’accoglienza dei migranti.

Finora l'UE non è riuscita a trovare un compromesso tra i governi che lamentano oneri ingiusti. Secondo le attuali norme in materia di asilo, le richieste devono essere gestite nel primo paese di ingresso nell'UE.

All'inizio di novembre, il Parlamento Europeo ha presentato la propria posizione, proponendo il trasferimento obbligatorio dei richiedenti asilo. Tuttavia, il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, in ottobre ha affermato che le quote obbligatorie dei migranti non hanno futuro. All'ultimo vertice di ottobre, i leader si sono dati la scadenza di giugno 2018 per prendere una decisione definitiva. Siamo davvero ansiosi di vedere soluzioni concrete e ben progettate.

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