Tutto il mondo è rimasto scioccato dagli orrori del 12 giugno, quando un 29enne americano ha ucciso 49 persone e ne ha ferite almeno 50 in un locale gay della città americana di Orlando.
Si tratta della più grave sparatoria nella storia degli Stati Uniti e, come ha ricordato il presidente Barack Obama, “E' straziante soprattutto per i nostri amici lesbiche, gay, bisessuali o transessuali.”
Solidarietà alla comunità LGBTI
Il 15 giugno CILD ha organizzato un sit-in di fronte all'Ambasciata Americana. Come ha dichiarato Patrizio Gonnella, presidente di CILD, l'obiettivo era di “inviare un segnale forte di solidarietà alla comunità LGBTI oltre che ribadire che la battaglia contro l'omofobia e per i diritti umani di tutti non si fermerà.”
Molti rappresentanti di varie organizzazioni per i diritti umani e cittadini sono accorsi per esprimere la loro vicinanza alla comunità LGBTI e la loro sofferenza per la terribile tragedia di Orlando.
Un fiore per ognuna delle 49 vittime è stato posato di fronte ai cancelli dell'Ambasciata USA per ricordare e commemorare le loro vite. L'Ambasciata USA ha anche appeso una bandiera arcobaleno sotto alla bandiera nazionale americana.
L'ambasciatore americano in Italia, John R. Phillips, non ha potuto partecipare all'evento, ma ha rilasciato una dichiarazione sul web e invitato tutti a firmare il libro di condoglianze per le vittime della sparatoria di Orlando.
Paul Berg, consulente ministeriale per gli affari politici presso l'Ambasciata USA di Roma, ha ricevuto la delegazione di @Rome4Orlando. Ha stretto mani e ringraziato tutti quelli che hanno partecipato.
L'omofobia è presente in tutto il mondo
In tutto il mondo, l'omofobia resta il principale ostacolo all'acquisizione di una completa uguaglianza. Produce odio irrazionale, intolleranza e violenza, perché le persone che fanno parte della comunità LGBTI continuano ad essere quotidianamente stigmatizzate e discriminate.
E' molto importante comprendere che le persone hanno gli stessi diritti, anche se non sono tutte uguali: siamo una comunità diversificata che deve trovare il modo di vivere insieme in pace e rispettosamente.
Sono necessarie campagne e formazione per combattere l'omofobia, per far comprendere a tutti che non c'è niente di sbagliato nelle persone LGBTI. C'è bisogno di riforme delle politiche dell'istruzione; è necessario educare i giovani sulle questioni LGBT per superare i diffusi pregiudizi.
Molte organizzazioni della società civile sono impegnate nell'aiutare la comunità LGBTI a sentirsi meno esclusa socialmente e isolata, ma il passo più importante per combattere l'omofobia è quello di un intervento normativo da parte dei governi.