Il Segretario di Stato belga per l'immigrazione, Theo Francken, ha presentato lo scorso dicembre un disegno di legge che impone una tassa, che va da 60 a 215 euro, agli stranieri che presentano domanda di soggiorno in Belgio.
La misura è entrata in vigore il 2 marzo.
L'Ufficio per l'Immigrazione ha giustificato la tassa affermando che c'è bisogno di far sostenere ai richiedenti parte dei costi procedurali, ma il Segretario Francken in seguito ha rivelato il vero obiettivo di questa strategia: usare i soldi per creare 100 nuovi posti nei centri di detenzione per migranti.
La League of Human Rights (LDH) considera il finanziamento particolarmente subdolo e cinico: questa pericolosa misura restringe l'accesso alla giustizia, ma oltre a questo obbliga gli stranieri a pagare la loro stessa reclusione!
LDH considera inoltre questa tassa discriminatoria e ritiene che sia rivolta intenzionalmente alle persone che sono socialmente ed economicamente vulnerabili.
In tale contesto, LDH ha deciso di fare appello alla Corte Costituzionale per far rimuovere questa tassa. Il ricorso sarà presentato formalmente ad aprile.