Cara Presidente Kolinda Grabar-Kitarović,
Alla vigilia della sua visita ufficiale in Ungheria, durante la quale sarà ospitata dal Primo Ministro Viktor Orban, l'iniziativa “Welcome” (che raggruppa un gran numero di organizzazioni e volontari che operano con i rifugiati che ogni giorno attraversano la Croazia) con la presente la invita, durante la conversazione con il Primo Ministro Orban, a far presente la sua preoccupazione in merito alle sue politiche contrarie ai diritti umani sia dei rifugiati che dei cittadini ungheresi. E' importante indirizzare la conversazione con il Primo Ministro Orban soprattutto sui seguenti temi: la rimozione della recinzione ai confini con la Croazia e la Serbia il prima possibile; la fine delle misure repressive adottate dal suo governo.
Con il loro esempio, i cittadini croati hanno chiaramente mostrato quanto sia importante essere solidali con le persone che fuggono dalle guerre e da profonde ingiustizie sociali. Oggi possiamo essere orgogliosi del fatto che la Croazia non stia costruendo muri; che i poliziotti croati non picchino i rifugiati, bensì li aiutino; che i cittadini e i rifugiati non siano minacciati dall'esercito e che molti cittadini si siano organizzati, di loro iniziativa, per accorrere ad aiutare i rifugiati – consapevoli per via della loro stessa esperienza di guerra e di grave diseguaglianza economica, che ha obbligato molti cittadini a loro vicini a lasciare il paese. In tal modo, la Croazia è ancor più legittimata a sostenere – insieme agli altri partner dell'Unione Europea – un approccio più umano alla crisi dei rifugiati, che rispetti pienamente gli standard internazionali sui diritti umani.
Purtroppo, le politiche del Primo Ministro Orban vanno nella direzione diametralmente opposta ed è per questo che l'iniziativa “Welcome” le chiede, da parte dei cittadini croati, di utilizzare la sua autorità per provare a convincere il Primo Ministro Orban ad abbandonare le sue politiche repressive e i provvedimenti contro i rifugiati, che sono diventati legge in Ungheria. E' nell'interesse della Croazia e di tutta l'Unione Europea rimuovere la recinzione ai confini tra Croazia e Ungheria (così come tra Serbia e Ungheria) il prima possibile.
L'iniziativa le chiede di discutere, durante la conversazione con il Primo Ministro Orban, in nome della politica estera ufficiale croata, di alternative per garantire degli itinerari su terra e dei corridoi aerei sicuri attraverso cui i rifugiati possano passare; di garantire lo status di protezione temporanea per i rifugiati in tutto il territorio dell'UE e, infine, di iniziare una discussione su come risolvere i conflitti armati in Iraq, Afghanistan e Siria in sede ONU, che si trasformi in azioni concrete per fermare questi conflitti.
In veste di presidente ha un'enorme responsabilità a non restare in silenzio durante il suo incontro con il Primo Ministro Orban sui problemi che le sue politiche stanno causando ai rifugiati e all'intera Unione Europea e ad affrontare invece queste questioni apertamente e in maniera costruttiva per cercare di superare l'attuale normativa.
Cordialmente,
l'iniziativa “Welcome”