Technologie e Diritti

Tribunale olandese: ONG non possono contestare commercio di armi

Un tribunale distrettuale in Olanda ha deciso che le organizzazioni per la pace e i diritti umani non possono contestare le forniture di armi, una decisione che secondo le associazioni contraddice le volontà dei legislatori olandesi.

by Nina Kesar

Le organizzazioni non governative PAX, Stop Wapenhandel (organizzazione di ricerca e campagne contro il commercio di armi) e la Sezione Olandese del Comitato Internazionale dei Giuristi (NJCM) di recente si sono rivolte al tribunale in quanto ritengono che una consegna di armi alla Marina Egiziana, del valore di 34 milioni di euro, sia un rischio troppo grande per i diritti umani in Egitto e in Yemen.

Il tribunale, tuttavia, ha stabilito che soltanto i fornitori di armi stessi possono mettere in discussione le autorizzazioni al traffico di armi, emarginando alcuni gruppi di interesse.

Implicazioni per i diritti umani

La licenza a vendere armi per un valore di 34 milioni all'Egitto è stata accordata dal governo olandese ad una compagnia del paese, ma per le organizzazioni il governo non ha esaminato in maniera sufficiente le possibili implicazioni sui diritti umani prima di concederla.

Tra l'altro, le organizzazioni temono che Marina Egiziana utilizzi le armi nell'embargo ai danni dello Yemen, cosa che causerebbe gravi violazioni di diritti umani.

'Direttamente e personalmente interessati'

Nella sentenza, il tribunale ha stabilito che i gruppi di interesse non possono contestare un'autorizzazione perché non sono “direttamente e personalmente interessati” dal commercio, come specificato dal Codice Doganale dell'Unione Europea (e, dal 1 maggio 2016, dallo Union Customs Code).

Secondo le organizzazioni per i diritti umani la consegna alla Marina Egiziana di armi, per un valore di 34 milioni di euro, è una minaccia troppo grande ai diritti umani in Egitto e Yemen.
Attraverso l'introduzione delle disposizioni UE nel 2014, il governo olandese ha reso inefficace la legge olandese, secondo il tribunale. Laddove prima alcuni gruppi di interesse avevano la possibilità di contestare le autorizzazioni, quel diritto ora è riservato soltanto agli stessi commercianti di armi.

'Messe da parte'

Le organizzazioni sono sbalordite dalle conclusioni del tribunale. L'avvocato Jelle Klaas ritiene che la decisione vada contro alle reali intenzioni dei legislatori del paese:

"Le organizzazioni per la pace e i diritti umani vengono messe da parte. Soltanto i commercianti di armi potranno contestare le consegne di armi a stati che violano i diritti umani. Nessuno potrà mettere in discussione il fatto che le armi vengono esportate per motivi umanitari. Non può essere assolutamente questa la volontà dei legislatori olandesi.”

PAX, Stop Wapenhandel e il Comitato Internazionale di Giuristi stanno valutando ulteriori azioni legali.

Qui puoi leggere il comunicato stampa del tribunale e la sentenza (in Olandese).

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