I cittadini comunitari vulnerabili in Svezia vengono continuamente sfrattati dalle loro sistemazioni temporanee, perché queste persone non sono considerate come portatrici del diritto di stanziarsi nel territorio in cui vorrebbero. Molti degli sfrattati sono rom provenienti dalla Romania.
Gli sgomberi vengono attuati dalla polizia che, tra le altre cose, abbatte le abitazioni che sono state costruite, sequestra le roulottes, tratta i beni personali come spazzatura e soltanto in alcuni casi indirizza gli sfollati ad alcune sistemazioni temporanee dove possono trascorrere qualche notte.
Un ruolo più attivo della polizia
Nel settembre 2015 il governo svedese ha avviato un'indagine sulle proposte per migliorare la rimozione delle abitazioni abusive.
I risultati dell'indagine includono suggerimenti per semplificare il procedimento di sgombero, per esempio una nuova procedura per la quale i proprietari non sono più tenuti ad identificare chi vive in un certo luogo prima di sfrattarlo. Inoltre, i risultati propongono che la polizia assuma un ruolo più attivo nella rimozione delle strutture, indipendentemente dal fatto che siano state costruite su una proprietà pubblica o meno.
I risultati dell'indagine propongono inoltre che delle decisioni
ad interim – decisioni sulle misure che vanno eseguite
immediatamente senza informare la persona o le persone coinvolte o
dar loro una possibilità di rispondere prima dell'esecuzione –
dovrebbero essere possibili nei casi di sgombero e l'ufficiale
responsabile dovrebbe avere la possibilità di decidere per la
vendita o la distruzione della proprietà.
Sfrattare cittadini vulnerabili
Civil Rights Defenders, in qualità di organismo consultivo, ha inviato un comunicato al governo. Siamo molto critici rispetto alle conclusioni delle indagini e respingiamo la maggior parte delle proposte perché il modo in cui vengono trattate le persone sfrattate è in conflitto con gli obblighi internazionali della Svezia in tema di diritti umani.
Civil Rights Defenders accoglie con favore gli sforzi del governo per garantire il diritto dei proprietari, ma sottolinea che questo non può avvenire violando i diritti degli occupanti durante gli allontanamenti. Critichiamo le proposte perché nella pratica possono rendere gli sgomberi ancora più incerti dal punto di vista legale a danno dei cittadini comunitari vulnerabili che li subiscono.
Divieto di elemosina
Nell'agosto 2016, il ministro della pubblica amministrazione, Ardalan Shekarabi, ha dichiarato che il governo sta considerando di vietare l'elemosina. Un motivo ricorrente per cui cittadini comunitari si ritrovano a elemosinare in Svezia è la sistematica discriminazione che subiscono nel loro paese di origine, che impedisce loro di guadagnare abbastanza per vivere e veder rispettati i propri diritti fondamentali. Molti non hanno altra scelta che vivere facendo l'elemosina per le strade svedesi o di altri paesi europei.
Civil Rights Defenders è molto critica rispetto a tale proposta e ritiene che obbligherà i già vulnerabili cittadini comunitari ad un'alienazione completa. Piuttosto, il governo deve concentrarsi per garantire che i cittadini comunitari vulnerabili abbiano garantiti i loro diritti quando si trovano in Svezia e fare pressione sul governo rumeno affinché si assuma le sue responsabilità di garantire i diritti dei rom nel loro paese.
Qui puoi leggere il comunicato completo.