Tra il 23 e il 25 aprile le squadre di calcio italiane di serie A e B hanno aderito all'iniziativa lanciata da Antigone, Cild e Amnesty International Italia per chiedere verità per Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto.
Prima dell'inizio delle partite, tutti i calciatori della Serie A e B hanno camminato per i campi esibendo striscioni con su scritto “Verità per Giulio Regeni.” A tre mesi esatti dal rapimento di Giulio, il sostegno del mondo sportivo italiano a questa iniziativa dimostra che la società italiana è sensibile al caso e chiede risposte vere.
L'Italia vuole risposte
All'inizio di aprile, Atletico Diritti – una squadra di calcio composta da migranti, detenuti, ex-detenuti e studenti che gioca in terza categoria – è stata la prima a supportare la campagna.
Le autorità egiziane coinvolte nel rapimento e nella morte di Regeni non possono restare impunite e questo omicidio non può restare senza risposte – soprattutto perché quello di Giulio Regeni non è un caso isolato. Dall'inizio del 2016, almeno otto persone sono state torturate e uccise in Egitto.
In nome dei diritti umani, questa situazione non può continuare.