Monitoraggio UE

Polizia italiana testa i Taser, tante le preoccupazioni

Sei città italiane stanno sperimentando l'uso delle pistole Taser, nonostante le diffuse preoccupazioni per la salute debbano ancora essere risolte.

by Giulia Buosi

La legge italiana

Il 20 marzo il Ministero degli Interni italiano, Direzione anticrimine ha diramato una circolare interna a sei questure di grandi città (Brindisi, Caserta, Catania, Milano, Padova e Reggio Emilia), autorizzandole a sperimentare l'uso della pistola Taser.

La circolare di cui sopra è stata prodotta ai sensi della legge italiana 146 del 2014 che, all'articolo 8, prevede la sperimentazione di pistole Taser nel rispetto della sicurezza e della salute pubblica.

Ricerche medico-scientifiche

L'Associazione Antigone, membro di Liberties, ha aspramente criticato questa scelta politica e intende presentare un'interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti. Anche se la circolare del Ministero degli Interni è del tutto legittima, è importante sottolineare che ci sono varie indagini che hanno riportato risultati preoccupanti nei paesi che usano i Taser da anni.

Reuters ha rilevato che, tra il 2000 e il 2017, gli esiti di autopsie hanno dimostrato che 1,000 persone sono morte in seguito all'uso di Taser contro di loro; in 153 casi, le pistole Taser sono state la causa o un fattore che ha contribuito alla morte. Nove persone che hanno perso la vita su dieci erano disarmate e una su quattro soffriva di problemi mentali o disordini neurologici.

Quest'arma prende il nome dall'azienda che la produce: Taser International Inc., la quale ha ammesso un fattore di rischio mortale di circa lo 0.25% - una persona su 400 colpite da Taser.

L'American Heart Association ha certificato vari decessi causati dall'uso delle pistole Taser. Inoltre, Douglas Zipes dell'Università dell'Indiana e altri autorevoli medici e professori concordano sul fatto che lo shock causato alle pistole Taser può provocare un arresto cardiaco. Questo è vero soprattutto per le persone vulnerabili, come i minori, gli anziani e chi soffre di patologie cardiache.

Decisioni europee e internazionali

Nel 2014 la Corte Europea dei Diritti Umani, nel caso Anzhelo v. Bulgaria, ha condannato la Bulgaria per violazione dell'Articolo 3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani (divieto di tortura) in conseguenza dell'uso inappropriato di pistole Taser da parte dei poliziotti bulgari.

Nella sentenza, la Corte cita anche il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura, secondo cui l'introduzione delle pistole Taser potrebbe spianare la strada a reazioni sproporzionate da parte della polizia. Il Comitato ONU contro la Tortura ha già espresso la sua opposizione all'uso di Taser anche da parte della polizia portoghese.

Interrogazione parlamentare

Alla luce di tutte queste considerazioni, è necessaria un'interrogazione parlamentare per chiarire in che modo il governo intenda fronteggiare il rischio di morte causata dall'uso di Taser e altri rischi per la salute di civili. Inoltre, è necessario sapere se c'è stata un'indagine da parte del Ministero della Salute e a quali conclusioni è giunta, soprattutto riguardo alla protezione della salute delle categorie più vulnerabili come le donne incinta, gli anziani, i minori e le persone che soffrono di patologie cardiache. Infine sarebbe interessate sapere quanto è stato speso per provare i Taser e quali aziende sono coinvolte.

Antigone ritiene che sarebbe stato meglio investire quei soldi in formazione, autovetture e logistica non potenzialmente mortale.

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