Technologie e Diritti

Multa contro emittente TV polacca viola la libertà di parola

La recente sanzione del Consiglio nazionale polacco delle emittenti televisive al canale privato TVN per presunta copertura discriminatoria è una pesante violazione della libertà di parola e dei valori democratici.

by Polish Helsinki Foundation for Human Rights

Per l’Helsinki Foundation for Human Rights (HFHR), membro di Liberties, la decisione di imporre una sanzione finanziaria particolarmente pesante, senza una giustificazione dettagliata, costituisce una grave violazione della libertà di parola.

I lavori parlamentari sono oggetto del giornalismo d’inchiesta

Nella sua dichiarazione, HFHR ha sottolineato che la sanzione riguarda il modo in cui è stata trattata la crisi parlamentare del dicembre 2016 e in particolare le proteste che hanno sollevato sostanziali e comprensibili interessi pubblici.

La possibilità di coprire sia le sessioni parlamentari che le assemblee pubbliche è un dovere basilare dei media, che consente loro di svolgere quel ruolo di “guardiano pubblico” e fa parte del modo in cui funziona uno stato democratico fondato sulle leggi.

Nei casi Selmani and Others v. Macedonia e Pentikäinen v. Finland, la Corte Europea dei Diritti Umani fa riferimento esplicitamente all’obbligo delle autorità di garantire la libertà di trattare tali fatti. Alla luce di queste sentenze, dal decisione del Consiglio Nazionale delle Emittenti Televisive sembra inconciliabile con gli standard di libertà di parola posti dalla Corte di Strasburgo.

I media non devono essere portavoce del governo

La protezione attribuita alla libertà di espressione nel settore dei media privati è tanto più importante nel contesto della "riforma" dei media pubblici del 2016, che di fatto ha privato i media pubblici della capacità di assicurare una copertura imparziale delle attività pubbliche.

Dopo la “riforma”, le emittenti private sono diventate l’unica fonte di critica al governo o in grado di produrre informazioni scomode per il governo stesso. In tali circostanze, esporre i media privati a qualunque forma di persecuzione, tra cui sistematiche sanzioni in caso di copertura di importanti eventi pubblici, può essere percepito come un tentativo di limitare il pluralismo del mercato dei media polacchi.

“Temiamo che quest’azione sia volta non solo a disciplinare una specifica emittente ma anche a creare un più ampio “effetto raggelante”, con un impatto su altri canali che intendono svolgere il loro ruolo all’interno di un contesto democratico attraverso l’esercizio di una funzione di controllo nei confronti delle autorità pubbliche. Tale funzione non può significare diventare un portavoce del governo poiché l’essenza del ruolo di controllo pubblico è la copertura di tutti i fatti pubblici rilevanti, inclusi quelli che sollevano l’emotività sociale, anche qualora questo significhi valutare negativamente le azioni del governo”, si legge nella dichiarazione di HFHR.

Revisione delle decisioni del Consiglio

HFHR è preoccupata anche per l’indipendenza e l’efficacia dell’esame giudiziario della decisione dal Consiglio Polacco delle Emittenti Televisive. Tali preoccupazioni sono collegate all’Ordinamento della Corte Suprema, al momento in discussione, in base al quale i giudici della neo-nata Camera per l’Esame Straordinario e gli Affari Pubblici della Corte Suprema si esprimono in ultima istanza sui casi in cui viene presentato un appello contro una decisione del presidente del Consiglio Polacco delle Emittenti Televisive.

La Camera sarà nominata dal Consiglio Nazionale della Magistratura, anch’esso modificato e selezionato da politici.

La dichiarazione continua: “Tenuto conto delle considerazioni qui espresse, chiediamo al Consiglio Polacco delle Emittenti Televisive di ottemperare ai suoi doveri istituzionali di integrità e rispetto degli standard di libertà di parola, del diritto all’informazione nell’interesse pubblico nel settore radio-televisivo, e agli obblighi in capo al Consiglio previsti dall’Articolo 213 (1) della Costituzione”.

HFHR monitora le decisione del Consiglio

In passato, HFHR è intervenuta nei casi relativi alle decisioni del Consiglio Nazionale delle Emittenti Televisive che, a nostro parere, erano problematiche dal punto di vista della libertà di parola. Siamo stati coinvolti, insieme ad altri, sulla questione delle sanzioni imposte a TOK FM e sul rifiuto di concedere licenze per le trasmissioni della TV Trwam.

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