Technologie e Diritti

Politica sui rifugiati di Théo Francken in Belgio: da cinica a disumana

La politica di medio termine voluta dal segretario di stato per l'immigrazione e l'asilo determina il ritorno delle famiglie irregolari nei centri di detenzione e altre conseguenze che sono un evidente passo indietro nella protezione dei diritti umani.

by David Morelli
Mercoledì 30 novembre 2016 il Segretario di Stato per l'Immigrazione e l'Asilo Théo Francken ha presentato la sua politica generale a medio termine alla Commissione Parlamentare.

Tale politica, che determina il ritorno delle famiglie migranti nei centri di detenzione, ha provocato un putiferio tra le organizzazioni per i diritti umani e i diritti dei bambini.

In base a quanto proposto da Théo Francken, nel 2017 sarà possibile trattenere bambini di ogni età all'interno di quella che dovremmo definire una prigione, solo perché i loro genitori sono irregolari.

Messaggio sempre più inumano

La Lega per i Diritti Umani sottolinea che, in tema di diritti umani, tutte le altre parti della politica sono altrettanto regressive.

La politica pone nuove priorità: aumentare l'integrazione, ridurre la documentazione amministrativa, ridurre la capacità di accoglienza, respingere sempre più migranti. Ma il messaggio è sempre lo stesso: è fredda, severa e meccanica e sempre più inumana.

Il primo punto della politica riguarda “diritti, libertà, standard e valori europei.” Théo Francken vuole che gli stranieri dichiarino di condividere i valori europei, cosa che manifesta il suo cinismo, considerato che lui stesso ignora i valori in tema di diritti umani dell'UE, esemplificato dalla sua volontà di mandare i bambini nei centri di detenzione.

Ignora anche la sentenza della Corte Europea sui Diritti Umani, così come quella emessa lo scorso giugno dal Consiglio di Stato del Belgio, secondo la quale trattenere un bambino (a prescindere dalle condizioni di detenzione) costituisce un trattamento inumano e degradante, in violazione dei principi fondamentali in tema di dignità umana.

L'agenda politica sull'immigrazione del Segretario di Stato per l'Immigrazione e l'Asilo, Théo Francken, è inumana e viola i valori fondamentali dell'UE.

Dopo aver chiesto agli stranieri di integrarsi in società (inviando loro il messaggio che nessuno di loro sembra rispettare i valori fondamentali), adesso si dice a favore di misure sgradevoli volte a fermare i migranti ai confini dell'Europa e lettere illegali inviate per scoraggiare i richiedenti asilo dal presentare la domanda (in particolare chi proviene dall'Iraq).

Alimentare la xenofobia

Se questo non fosse già abbastanza grave, ha anche promesso di continuare in questa direzione potenziando i rimpatri in base alle Regole di Dublino, estendendo l'elenco dei cosiddetti paesi sicuri, fornendo esperti alla cosiddetta nuova Agenzia Frontex, ricominciando con i “trasferimenti” dei migranti in Grecia, ecc.

Per quanto riguarda l'accoglienza dei migranti, ha annunciato di voler ridurre le capacità di accoglienza e promesso di perseguire questo obbiettivo privilegiando “l'accoglienza collettiva,” mentre sappiamo che l'accoglienza individuale resta la migliore garanzia per un'accoglienza di qualità.

Alimenta anche il pregiudizio che i migranti possano essere dei terroristi dichiarando di voler implementare la formazione specifica degli operatori sociali che lavorano nei centri di accoglienza: ora essi vengono formati per identificare i segnali di radicalizzazione. Naturalmente, questo viene fatto a detrimento della relazione di fiducia necessaria nel lavoro sociale.

Tra tutte queste misure problematiche, dovremmo anche menzionare che lui, ancora una volta, ha minacciato i passeggeri che si sono opposti all'allontanamento violento di alcune persone da un aereo di incorrere in un'azione penale. Parallelamente a questa criminalizzazione della solidarietà, ha promesso di continuare a realizzare rimpatri collettivi attraverso voli speciali, nonostante siano proibiti dalle leggi internazionali.

Rispetto della dignità umana

Questo elenco di misure, lungi dall'essere esaustivo, dimostra che la sua politica è pericolosa e viola i diritti umani.

La Lega Belga per i Diritti Umani ribadisce la sua opposizione a tale politica di paura, basata esclusivamente sull'espulsione e il respingimento, oltretutto illegale.

E' urgente mettere i diritti fondamentali al cuore delle politiche migratorie e approvare una politica sull'asilo coerente, legittima e rispettosa della dignità umana.



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