Democrazia e Giustizia

Privati della libertà: rapporto del garante sulle condizioni dei migranti in Italia

Il rapporto di monitoraggio delle strutture per migranti del garante dei diritti delle persone private della libertà personale, appena pubblicato, mette in luce tutte le carenze di un sistema che è lungi dall'essere perfetto.

by Ilaria Giacomi
L'attività del garante italiano dei diritti dei detenuti e National Preventive Mechanisms (NPM), nominato un anno fa, consiste nel monitorare le condizioni di detenzione sia delle carceri che dei centri di accoglienza e delle strutture detentive.

Il garante è autorizzato ad entrare nei centri di identificazione ed espulsione oltre che negli hotspot, che, diversamente dalle carceri, sono competenza del Ministero degli Interni, sebbene spesso presentino condizioni e pratiche simili a quelle delle prigioni.

Il risultato di oltre un anno di viste e monitoraggio su cosa accade a molti migranti una volta entrati in Italia e sul sistema di accoglienza, identificazione ed eventuale espulsione, è stato appena pubblicato e presentato durante un incontro privato che ha coinvolto le più importanti organizzazioni non governative impegnate sui temi dell'immigrazione e nelle operazioni di salvataggio.

Privati della libertà

Il rapporto abbraccia ogni aspetto della privazione della libertà che molti migranti vivono nelle strutture italiane, che si tratti di effettiva detenzione – nel caso di migranti in attesa dell'espletamento delle procedure di rimpatrio nei centri di espulsione – o delle limitazioni imposte a chi è ospitato negli hotspot.

Le questioni sollevate nel rapporto includono la mancanza di tutele delle donne incinta e dei minori, la mancanza di un'adeguata identificazione giuridica degli hotspot, cosa che rende difficile valutare il loro ruolo e i loro limiti e la mancanza di distinzione tra centri per migranti irregolari e migranti con trascorsi criminali.

Questioni prioritarie

Ecco perché il garante sollecita anche il ministro degli interni, che è responsabile della gestione di queste strutture, ad intraprendere le modifiche necessarie per migliorare la qualità e gli standard dei centri.

Le questioni prioritarie individuate dall'NPM sono la necessità di creare spazi per la ricreazione e per le attività religiose per i migranti, la manutenzione di molte delle strutture e la facilitazione dell'accesso dei migranti alle informazioni, rendendole disponibili in varie lingue.

Lo scopo di questo lavoro di monitoraggio è rendere chiare le responsabilità che l'Italia deve accettare nell'affrontare l'emergenza immigrazione e gli sforzi che deve compiere per assicurare che ai migranti siano garantiti i diritti che spettano loro, oltre che per evitare che incorrano nella privazione ingiustificata della loro libertà.

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