Monitoraggio UE

Monitorare per alzare gli standard: come migliorare le carceri in Italia

Una nuova raccolta di raccomandazioni per l'amministrazione penitenziaria getta le basi per il miglioramento delle carceri italiane.

by Federica Brioschi

Non standard "minimi" di detenzione ma standard "elementari": sono questi i contenuti di "Norme e Normalità", un nuovo documento contenente una raccolta di standard per la detenzine degli adulti in Italia. È stato presentato il 29 gennaio durante una conferenza stampa tenuta da Mauro Palma, il garante nazionale italiano dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

Un documento “vivo”

Come ha rimarcato Palma, "Norme e Normalità" è un work in progress. Attualmente raccoglie in un volume tutte le raccomandazioni incluse nelle relazioni scritte nell’arco di due anni di visite ai 59 istituti penitenziarie per adulti in Italia. Man mano che il garante effettuerà nuove visite, verranno aggiunte ulteriori raccomandazioni al documento.

I luoghi di privazione della libertà personale che ricadono sotto la supervisione del garante, pur avendo caratteristiche comuni, sono molto diversi l'uno dall'altro. Per questo motivo, gli standard raccolti in questo volume si riferiscono alla realtà specifica delle istituzioni penitenziarie per adulti. Verranno presto diffuse dall’ufficio del garante altre pubblicazioni relative ad altri luoghi di detenzione.

Checklist

Quando visita un istituto penitenziario, il garante utilizza una check list che include tutte le aree tematiche oggetto di monitoraggio, al fine di rilevare eventuali carenze.

Gli standard contenuti in "Norme e Normalità" sono gli stessi delle aree tematiche monitorate dalla checklist, ovvero: condizioni materiali e igieniche delle strutture detentive; attrezzatura e utilizzo degli spazi comuni; sezioni e camere particolari; sezioni a regime detentivo speciale 41-bis; qualità della vita in detenzione; gestione di eventi critici; prevenzione e gestione della radicalizzazione; regime penitenziario; tutela dei diritti umani; diritto alla salute; registri; personale.

Standard elementari

Un aspetto importante che è stato sottolineato durante la conferenza stampa è che le raccomandazioni costituiscono soft law, nel senso che non vincolano le amministrazioni a cui sono indirizzate; tuttavia, rappresentano uno strumento importante per migliorare le condizioni di detenzione. Questo è anche il motivo per cui gli standard contenuti nel volume sono definiti come standard "elementari" piuttosto che "minimi".


Mauro Palma, garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, presenta "Norme e Normalità"

Mentre gli standard minimi sono soglie al di sotto dei quali i diritti dei detenuti sono a rischio di violazione, gli standard elementari sono soglie più alte che mirano a un progressivo miglioramento delle condizioni carcerarie.

Criticità

Uno dei problemi evidenziati durante la conferenza stampa e definito in "Norme e normalità" come "uno dei punti più critici della vita carceraria" è il problema dei trasferimenti. In particolare, il problema riguarda i trasferimenti di detenuti in istituzioni situate lontano dalla loro famiglia o dalla regione di residenza. Per questo motivo, il garante ha raccomandato alle autorità penitenziarie di istituire una tavola rotonda al fine di creare linee guida e criteri chiari per il trasferimento dei detenuti.

L'isolamento è un'altra questione critica evidenziata dalle raccomandazioni di Palma e su questa questione Antigone, membro di Liberties, ha proposto una riforma. I problemi individuati dal garante comprendono la sovrapposizione dell’isolamento come sanzione disciplinare con regimi come quello previsto dal 41-bis della legge penitenziaria italiana, la sovrapposizione del regime 41-bis con l’isolamento in quanto parte della sentenza prescritta dall'articolo 72 del codice penale, e l'applicazione di diverse sanzioni disciplinari di isolamento che possono comportare un prolungato isolamento del detenuto. Le raccomandazioni mirano ad evitare queste situazioni, che costituiscono una violazione dei diritti dei detenuti.

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