Technologie e Diritti

Lituania criticata dal Comitato ONU sui diritti dei disabili

La Lituania è stata criticata per il suo approccio alla disabilità, per l'inaccessibilità fisica e non, per l'ospedalizzazione forzata, per le violazioni dei diritti umani nei reparti psichiatrici, oltre che per le limitazioni al diritto di voto.

by Human Rights Monitoring Institute
euobserver.com
Il Comitato sui Diritti delle Persone con Disabilità delle Nazioni Unite ha concluso il suo esameha concluso il suo esame dell'attuazione della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità in Lituania. Purtroppo, i risultati sono piuttosto tristi – sono stati fatti pochi o nessun progresso.

Il Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità sollecita la Lituania ad abbandonare l'uso di una terminologia inappropriata, spesso offensiva nei confronti dei disabili, nei documenti ufficiali – alcuni di questi termini, come “disordine” o “sordomuto”, sono stati utilizzati anche nel rapporto presentato al Comitato.

Inoltre, si è raccomandato che la definizione di disabilità sia rivista, poiché quella attuale non è conforme ai requisiti delineati dalla Convenzione.

Cambio di prospettiva

Secondo Jūratė Guzevičiūtė, direttore legale dello Human Rights Monitoring Institute, i più grandi ostacoli all'implementazione della Convenzione in Lituania sono gli atteggiamenti verso la disabilità e i disabili.

"Ad oggi, la disabilità e i disabili sono visti principalmente da una prospettiva medica, che li considera, insieme alla loro disabilità, come il principale problema. La Convenzione sposta l'approccio verso una prospettiva sociale – in altri termini, considera la disabilità di una persona come una costruzione sociale che deriva dalle limitazioni dell'ambiente sociale o fisico in cui vive.”

Come ha affermato Guzevičiūtė, “Il problema non sono le persone disabili o la loro disabilità, ma l'ambiente ostile che non si adatta alle loro esigenze e che è pieno di ostacoli. Se una persona su una sedia a rotelle non può accedere ad un edificio, il problema sta nella mancanza di accesso, non nella persona. E' questo che non è ancora ben chiaro in Lituania.”

Violazioni di diritti

Nel rapporto, la Lituania è stata fortemente sollecitata ad abolire l'ospedalizzazione forzata e il trattamento senza il consenso. Il Comitato ha espresso grande preoccupazione anche per le violazioni di diritti umani nelle istituzioni chiuse, in particolare nelle case di cura e nei reparti psichiatrici.

Si è raccomandato che lo stato adotti delle misure per prevenire la violenza e gli abusi nei confronti dei residenti delle istituzioni chiuse e di garantire che questi ultimi abbiano accesso ai reclami quando i loro diritti vengono violati.

Anche il processo di de-istituzionalizzazione in corso, che include la graduale chiusura delle case di cura per disabili e la loro sostituzione con i servizi di comunità, ha attirato alcune critiche. Il Comitato è profondamente preoccupato per l'assenza di alcuni meccanismi di supporto, come i programmi di vita indipendente, cosicché bambini e adulti disabili sono tuttora collocati in strutture residenziali.

E' stato sottolineato come lo stato non abbia adottato misure per combattere gli abusi (sessuali o di altro tipo) nei confronti dei bambini disabili, sia dentro che fuori le istituzioni.

Ambienti inaccessibili

La Lituania ha ricevuto ulteriori critiche per i casi di inaccessibilità fisica, informativa o di altro tipo ed è stata sollecitata ad interrompere l'utilizzo di fondi europei per finanziare edifici, siti internet e altri spazi inaccessibili.

Il Comitato ha raccomandato che il concetto di “inabilità al lavoro” sia eliminato, per lavorare piuttosto in vista di una migliore integrazione delle persone con disabilità nel mercato del lavoro.

Il governo è stato sollecitato anche a non limitare il diritto di voto dei disabili. La Costituzione e l'attuale legge elettorale non consentono alle persone prive della capacità giuridica di votare e pertanto si è raccomandato di modificare o abolire tali limitazioni. Purtroppo, i disabili non vedranno il loro diritto di voto ripristinato in tempo per le imminenti elezioni parlamentari.

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