Technologie e Diritti

L'Italia indagherà sulle condizioni nei centri per migranti

I Centri di Identificazione ed Espulsione per migranti irregolari, luoghi di maltrattamenti e trattamenti inumani, saranno oggetto di un'inchiesta da parte di una commissione parlamentare.

by Associazione Antigone

Ieri la Camera dei Deputati ha approvato l'istituzione di una commissione speciale di inchiesta sui CIE.

I centri sono noti per essere luoghi in cui i migranti vivono come detenuti e negli anni sono stati segnalati molti casi di maltrattamenti.

"Atto insopportabile per una democrazia”

Come si legge sul sito della Camera dei Deputati, la commissione intende indagare “le condizioni di permanenza dei migranti e della efficienza delle strutture, nonché di eventuali condotte illegali e atti lesivi dei diritti fondamentali e della dignità umana, la verifica delle procedure per l'affidamento della gestione dei centri, la valutazione dell'operato delle autorità preposte al controllo dei centri e la corretta tenuta dei registri di presenza unitamente ad una valutazione circa la sostenibilità del sistema sotto il profilo economico anche riguardo a possibili, nuove soluzioni normative per la gestione della questione immigrazione.”

Patrizio Gonnella, presidente di CILD (Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili) ha elogiato la decisione:

“L’internamento di persone che non hanno altra colpa se non quella di essere immigrate è di per sé un obbrobrio giuridico. Se poi le si detiene non rispettando la loro dignità diventa un atto insopportabile per una democrazia. Per questo ben venga la commissione di inchiesta istituita dalla Camera. Ci auguriamo che indaghi sulle biografie, verifichi se vi sono recluse persone che non dovrebbero esserci, sugli abusi e sui maltrattamenti. Noi che li abbiamo visitati siamo disponibili a collaborare nella speranza che si rendano pubbliche tutte le informazioni e che i luoghi siano sempre più trasparenti.”

Risultato del lavoro della società civile

Questo è un importante risultato del lavoro della società civile, specialmente della campagna LasciateCIEntrare, condotta da Gabriella Guido (vice-presidente di CILD), che ha attivamente spinto per l'abolizione dei CIE.

Durante la campagna sono state visitate molte strutture, nel tentativo di documentare le condizioni della persone ristrette. I giornalisti non sono in genere autorizzati a filmare o fotografare cosa accade in quei luoghi.

Al momento, i migranti irregolari possono essere trattenuti fino a 90 giorni nei Centri di Identificazione ed Espulsione. In passato sono stati riportati casi di migranti che sono stati trattenuti per svariati mesi.

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