Technologie e Diritti

Signore e signori, ecco i vincitori del Premio CILD per le Libertà Civili!

Il Premio CILD per le Libertà Civili celebra i risultati di attivisti, avvocati e artisti che nel 2015 sono stati in prima linea nella battaglia per i diritti umani e le libertà civili. Ecco chi sono i 16 formidabili vincitori!

by Corallina Lopez Curzi
Il team di CILD insieme al presidente di ACLU Anthony Romero.
In una bellissima e stellata serata di novembre, la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili ha ospitato la prima edizione del Premio per le Libertà Civili. L’obiettivo del premio è individuare e incoraggiare gli sforzi di coloro che lottano per la promozione e protezione delle libertà civili, contribuendo così alla diffusione della cultura dei diritti umani in Italia.

L’imponente lavoro individuale e collettivo di persone che sono impegnate quotidianamente nella difesa dei diritti degli altri deve ottenere un riconoscimento: in altri termini, gli eroi delle libertà civili meritano di essere opportunamente celebrati per il loro arduo lavoro e impegno e questo vale soprattutto in tempi duri come questi.

Per questo motivo, CILD ha deciso di riconoscere pubblicamente e premiare questi testimoni silenziosi e attenti che con il loro esempio hanno dimostrato che “le libertà degli altri sono i tuoi diritti,” prestando un’attenzione particolare alle persone ordinarie e alle organizzazioni il cui lavoro straordinario non è ancora noto al grande pubblico.

Candidature open source

Le candidature sono state proposte tramite e-mail e tweet e in seguito valutate da una giuria composta dal comitato direttivo di CILD insieme a tre giudici esterni. I 16 vincitori sono stati proclamati e celebrati durante uno straordinario evento che si è tenuto al Palazzo delle Esposizioni, presentato dall’attore e scrittore Carlo Gabardini e accompagnato dall’incantevole musica della pianista Stefania Passamonte, con la partecipazione di due ospiti internazionali di grande prestigio – Anthony Romero (direttore di ACLU) e Balàzs Dénes (direttore della European Liberties Platform di Open Society Foundations) – oltre a politici e celebrità italiane.

From the left: CILD's Creative Director, Giulio Frigieri; CILD's President, Patrizio Gonnella; CILD's Communications Manager, Antonella Napolitano; CILD's Executive Director, Andrea Menapace; European Liberties Platform Director, Balázs Dénes; CILD's Program Manager, Andrea Oleandri

Dalla sinistra: Direttore artistico di CILD, Giulio Frigieri; il Presidente, Patrizio Gonnella; l'espertp di comunciazioni di CILD, Antonella Napolitano; il direttore esecutivo di CILD, Andrea Menapace; il direttore della European Liberties Platform, Balázs Dénes; il responsabile operativo di CILD, Andrea Oleandri


Signore e signori, i vincitori sono…

Premio Giovane Attivista – Valeria Verdolini: Valeria lavora nel campo della sociologia del diritto milanese e in particolare conduce ricerche sulle questioni legate all’immigrazione, è conosciuta soprattutto per la sua partecipazione al film “Io sto con la sposa.” Il suo impegno nella promozione e protezione dei diritti umani può essere dimostrato in molti modi e sicuramente Valeria lo ha dimostrato quando, nel settembre 2015, è salita in macchina e ha guidato verso il confine austro-ungarico per aiutare i rifugiati a cercare di attraversarlo.

Premio Voce Collettiva – Primavera Romani: Nell’autunno del 2015, circa 30 giovani appartenenti alle comunità rom e sinti si sono uniti con l’obiettivo di provare a creare una nuova Italia – in cui la discriminazione e l’intolleranza fossero sostituite dal dialogo e dall’integrazione – e hanno scritto il loro manifesto, poi presentato al Senato Italiano. I solidi contenuti di questo documento e movimento politico costituiscono un motivo convincente per premiare questi ragazzi che sognano un paese migliore e più egualitario.

Premio Dipendente Pubblico - Francesco Mondello: Francesco è un poliziotto penitenziario che da tempo lavora nel carcere-modello di Milano Bollate e ha contribuito a creare e sviluppare alcuni innovativi progetti di reinserimento (in particolare Jailhouse Rock).

Premio avvocato – Team legale – caso Oliari (avvocati Schuster, Paoletti, Gallo, Sartori, D’Amico, Clara, Pitea): la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani sul caso Oliari, che condanna l’Italia per il fatto di non assicurare parità di diritti alle coppie omosessuali, è stata possibile solo grazie al lavoro instancabile di questo straordinario team legale. Gli sforzi di questi sette impegnati e talentuosi avvocati per la società meritano indubbiamente un elogio pubblico.

Premio Ricercatore – Professor E.A. Jannini: la principale malattia da studiare è l’omofobia. E’ quanto il professor Jannini – verosimilmente il più autorevole sessuologo italiano – e il suo straordinario gruppo di ricerca (composto dai dottori Ciocca, Limoncin, Maggi, Mollaioli, Niolu, Siracusano) hanno dimostrato con il loro studio sui collegamenti tra comportamenti omofobi e disturbi psichici, meccanismi immaturi di difesa e tendenze morbose.

Premio Giornalista – Carola Frediani: Carola è una giornalista e autrice che nel 2010 ha fondato l’agenzia EFFECINQUE. Tra le altre cose, scrive per l’Espresso, La Stampa, Wired e Corriere della Sera ed è molto nota per la sua originale ricerca sull’attivismo e la sua meticolosa analisi sulla sorveglianza di massa, per le quali merita di essere premiata.

Premio insegnante – Lucrezia di Gregorio: c’è una scuola a Roma in cui i bambini con o senza problemi uditivi frequentano, giocano e crescono insieme – un vero esempio di integrazione, per cui l’insegnante Lucrezia Di Gregorio, che coordina le attività scolastiche della scuola, è stata premiata.

Premio azienda - Barikama’: la cooperativa sociale Barikama’ (che in lingua Bambara’ significa “resistente”) nasce nel 2011 grazie ad un progetto di micro-credito e produce e distribuisce yogurt ed ortaggi biologici. I responsabili del progetto sono cinque giovani africani che vivono a Roma – quattro dei quali hanno partecipato alle rivolte di Rosarno contro il razzismo e lo sfruttamento lavorativo – che hanno avuto l’idea di sviluppare una solida realtà imprenditoriale con una forte vocazione sociale. Simbolicamente, Barikama’ rappresenta la liberazione dallo sfruttamento e dalla violenza a cui i migranti sono stati sottoposti per mano di caporali e ‘ndranghetisti, così come la valorizzazione dell’idea di micro-credito, costituendo così un esempio straordinario – ed economicamente sostenibile! – di anti-razzismo e integrazione.

Premio TV – Gazebo: La trasmissione Gazebo, condotta da Diego Bianchi, si è contraddistinta rispetto ad altri programmi trasmessi in televisione per la sua capacità di affrontare in maniera accurata, seria e, al contempo, ironica, le questioni riguardanti i migranti e i rifugiati.

Premio Libro – “Naval, l’angelo dei profughi,” di Daniele Biella: il libro di Daniele non è come tutti gli altri. Narra la bellissima e commovente storia di Nawal, una donna ventisettenne di origini marocchine che vive a Catania da quando era bambina ed è ora conosciuta come “l’angelo dei rifugiati” per il suo lavoro instancabile di aiuto e supporto a migliaia di persone che arrivano sulle coste siciliane. In altre parole, un racconto davvero stimolante.

Premio Film – “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi: finalmente un film italiano che parla, senza stereotipi e banalizzazioni, delle coppie omosessuali – un tema che è pressoché ignorato dal nostro cinema – e così spinge tutti coloro che lo vedono a riconoscere che l’amore è lo stesso per tutti, non importa quale sia il tuo orientamento sessuale.

Premio Social Media – Patrizia Moretti: attraverso il suo blog, Patrizia ha trovato la forza e la voce per denunciare pubblicamente la morte violenta di suo figlio, Federico Aldrovandi, per mano della polizia ed è stata capace di creare un movimento nazionale per chiedere verità e giustizia. Un esempio straordinario di come usare i social media per un’ottima causa.

Premio alla carriera – Giorgio Bignami: Giorgio ha combinato ricerca e attivismo in tutta la sua vita ed è uno dei fondatori di Forum Droghe, un’organizzazione dedicata all’advocacy e alle campagne per una cambiamento radicale delle politiche proibizioniste. Un impegno lungo tutta la vita che merita indubbiamente di essere riconosciuto.

Premio personaggio dell’anno – Andrea Costa & tutti i volontari del centro Baobab: Andrea Costa è il coordinatore del centro Baobab. Lui e tutti i volontari lavorano instancabilmente per fornire un rifugio temporaneo ai migranti e ai rifugiati di passaggio. Attraverso il loro difficile lavoro, hanno cambiato in meglio le vite di migliaia di persone. Un vero e proprio straordinario esempio di quanto possa essere fatto dal basso quando le autorità competenti non intervengono come dovrebbero.

Un premio speciale Media Action è stato conferito inoltre a tre eminenti gruppi tra quelli che hanno partecipato a The 19 Million Project.

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