Access Info Europe e l'Organized Crime and Corruption Reporting Project (OCCRP) hanno pubblicato un importante rapporto sull'accesso ai registri societari in Europa. La conclusione è chiarissima: questi dati vengono meticolosamente nascosti.
Lo scandalo Panama Papers ha riaperto il dibattito sulla trasparenza e la libertà dell'informazione. Per quanto riguarda nello specifico l'Europa, il rapporto It's none of your business! ("Non sono affari tuoi!"), pubblicato di recente da Access Info Europe e OCCPR, sembra confermare che il livello di trasparenza è davvero basso.
Ostacoli
Il rapporto tratta della possibilità di accedere ai registri societari in tutta Europa. Nella maggior parte dei paesi europei, il rapporto evidenzia come tale accesso non sia – per nulla – garantito.
Chi è interessato alle informazioni riguardanti le società europee spesso deve fronteggiare costi astronomici per poter ottenere copie dei documenti necessari (in Russia, per esempio, un singolo fascicolo può arrivare a costare 767 euro!).
Secondo il rapporto, i registri societari sono disponibili gratuitamente soltanto nel Regno Unito e in Danimarca – e anche in questi casi i nomi dei proprietari vengono forniti con riluttanza e le ricerche per nominativi sono difficili.
Battaglia per un'Europa più trasparente
La libertà di informazione è essenziale in qualunque democrazia e questa sorta di zona grigia delle società europee e dei loro proprietari può avere conseguenze gravi. Il riciclaggio di denaro e il crimine organizzato sono facili da nascondere se il diritto all'informazione non viene garantito.
I governi devono garantire l'accesso ai registri delle società dei loro paesi e questo accesso deve essere gratuito per evitare qualunque rischio di diseguaglianza. Questo renderebbe possibile una sorta di auto-discipliamento, poiché la trasparenza previene la corruzione e altre condotte illegali.
Unisciti ad Access Info Europe e a OCCPR nella loro battaglia per la trasparenza!