Con una dichiarazione rilasciata lunedì 20 febbraio, il governo polacco ha respinto la richiesta della Commissione Europea di attuare le riforme giudiziarie necessarie in uno stato di diritto. Il paese rischia di essere privato del diritto di voto in seno all'UE, ma questa decisione richiede il consenso espresso in forma anonima da tutti gli stati membri e il governo ungherese ha dichiarato che non avallerebbe sanzioni contro Varsavia. La Commissione ha dato al governo polacco tempo fino a fine febbraio per implementare misure per proteggere i poteri della Corte Costituzionale.