Technologie e Diritti

I governi devono avere un mandato giudiziario per sorvegliare

La decisione della Corte di Strasburgo su un caso che riguarda l'Ungheria chiarisce una volta per tutte che la sorveglianza incontrollata da parte del governo è incompatibile con gli standard europei sui diritti umani.

by Hungarian Civil Liberties Union
(Foto: Lena - Flickr/CC content)
Due avvocati hanno vinto la loro causa contro lo stato ungherese riguardante la legge sulla sorveglianza segreta.
Il governo ungherese ora dovrà ottenere un mandato del giudice per realizzare le attività di sorveglianza.
La decisione della Corte Europea sui Diritti Umani è di interesse per l'Europa intera.

Il ricorso presentato dal direttore esecutivo di HCLU e da uno dei suoi avvocati ha ad oggetto il fatto che sia sufficiente ottenere l'autorizzazione da un membro del governo – un ministro – per esercitare la sorveglianza segreta a scopo di tutelare la sicurezza nazionale, o se sia necessario un controllo indipendente – possibilmente giudiziario – sulle attività di sorveglianza.

Meccanismo di controllo

In veste di potenziali soggetti sottoposti a sorveglianza, i ricorrenti hanno denunciato una violazione del loro diritto alla privacy se l'intercettazione non è accompagnata da un meccanismo di controllo indipendente dal governo e dai partiti.

Questo è vero soprattutto perché, considerata la natura segreta di questo tipo di sorveglianza, le persone coinvolte sono in genere inconsapevoli del fatto di essere osservate e non sono quindi in grado di esercitare il loro diritto a tutelarsi da tali attività.

La stessa legge è stata ritenuta costituzionale dalla Corte Costituzionale Ungherese nel 2013, ma ora la Corte Europea dei Diritti Umani ha stabilito che è incompatibile con la Convenzione sui Diritti Umani.

La decisione della corte implica che anziché poter ottenere masse di dati in maniera indiscriminata, le autorità ungheresi devono ottenere un mandato del giudice per raccogliere i dati caso per caso.

Una sentenza per tutta l'Europa

La sentenza assume molto più peso dal momento che la decisione evidentemente non è stata influenzata dalla minaccia terroristica in Europa, il che rinforza il principio che le sentenze dei giudici devono stabilire degli standard di comportamento per i governi, con poche eccezioni consentite in circostanze straordinarie.

La sentenza di Strasburgo, in conseguenza della quale il Parlamento Ungherese deve riformare la sua legge sulla sorveglianza per garantire la sicurezza nazionale, può influenzare le pratiche di tutti i paesi europei.


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