Il 20 luglio l'ombudsman spagnola ha presentato il suo “Rapporto sull'asilo in Spagna: protezione internazionale e risorse del sistema di accoglienza.”
Il rapporto analizza la situazione del sistema di asilo in Spagna e fornisce una serie di raccomandazioni per migliorare l'accoglienza e l'integrazione dei richiedenti asilo in Spagna.
Il report rileva una serie di carenze nel sistema di asilo in Spagna. Primo, mette in luce le lacune legislative, come il fatto che le direttive UE 2013/32/EU (sulle procedure di asilo) e 2013/33/EU (sulle condizioni di accoglienza) non sono state recepite dalla legge spagnola e non esiste un regolamento esecutivo della Legge sull'Asilo.
'Far emergere le carenze'
Inoltre, l'ombudswoman lamenta il fatto che dall'ultima riforma della Legge sull'Asilo, non è possibile presentare richiesta di asilo o protezione nelle ambasciate spagnole all'estero.
Secondo l'ombudswoman questo “potrebbe minare gli impegni internazionali della Spagna previsti dalla Convenzione di Ginevra”, per questo sollecita il governo “o a ripristinare questa opzione o, in alternativa, a regolamentare la concessione di visti umanitari.”
Il rapporto mette in luce anche il fatto che l'aumento delle richieste di protezione internazionale sta determinando pesanti ritardi nelle procedure e l'Agenzia per l'Asilo e i Rifugiati “sta dimostrando carenze.”
Scarsa informazione
Al contempo, le informazioni sulla protezione internazionale fornite ai potenziali richiedenti sono limitate e devono essere implementate – è totalmente assente un approccio di genere e il linguaggio è inadeguato per le persone con un basso livello di istruzione o per i bambini.
Infine, il rapporto mette in luce il bisogno di migliorare il coordinamento tra i vari organismi governativi e le amministrazioni ministeriali per valutare le richieste di protezione internazionale e l'accoglienza delle domande.