Technologie e Diritti

Signore e signori, ecco gli eroi dei diritti umani CILD 2016!

La cerimonia di premiazione di CILD per le Libertà civili ha celebrato gli eroi dei diritti umani 2016.

by Federica Brioschi
Il team di Cild alla cerimonia di premiazione
Lo scorso venerdì la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili ha premiato gli eroi dei diritti umani candidati dal pubblico e scelti da una giuria per il loro impegno che dimostra che “le libertà degli altri sono anche i tuoi diritti!”

Ecco i nostri eroi dei diritti umani!

Giovane attivista: Eghosa Odigie

Eghosa è un giovane omosessuale nigeriano. In Nigeria l'omosessualità è ancora socialmente non tollerata e costituisce un reato. Nonostante questo, Eghosa è stato un attivo difensore dei diritti LGBTI nel suo paese, finché non è stato costretto a scappare. Ora vive in Italia e continua il suo attivismo con il sostegno di Arcigay Vercelli.

Ha cercato altri ragazzi che come lui erano fuggiti dalla Nigeria e da altri paesi dell’Africa, fino a formare un nutrito gruppo denominato “Arcigay Africa” – al grido di “siamo africani e siamo orgogliosi di essere gay”.

Eghosa Odigie (a destra)

Voce Collettiva: Scuola Elementare Randaccio

Il 10 maggio 2016 è stato effettuato dalle Forze dell’Ordine lo sgombero forzato dell’insediamento informale di Via Mirri, a Roma e decine di bambini rom hanno visto interrotto il loro percorso scolastico. Tra le pochissime voci levate contro l’azione, quella di un gruppo di genitori e insegnanti della Scuola Elementare Randaccio (Casalbertone) frequentata da decine di bambini rom, che hanno scritto una lettera aperta dove si rivendica la centralità della scuola come “luogo principale dove attivare politiche di integrazione”.

Dipendente pubblico: Pino Tilocca

Pino è preside in un liceo classico sardo, dopo essere stato sindaco del piccolo comune di Burgos. Durante il suo mandato di primo cittadino subì diversi attentati intimidatori per le sue scelte – tentò di riordinare l’assegnazione delle terre civiche e chi le occupava da anni non la prese bene – e infine gli uccisero il padre. Impegnatissimo nella lotta alle mafie, è presidente di Libera in Sardegna. Da preside è famoso per il suo lavoro a favore dell’integrazione, dell’accettazione delle differenze e della lotta alla povertà. Le scuole che ha diretto sono diventate centri di riferimento per questi temi. E’ un costruttore di pace e tolleranza ed è temerario: nessun testimone di qualche valore umano e civile è troppo lontano o troppo in alto perché non provi a scomodarlo affinché incontri i suoi ragazzi.

Giornalista: Valerio Cataldi

Valerio è un giornalista specializzato in immigrazione e criminalità organizzata. Serio e sempre rigoroso nell’accertamento dei fatti e delle fonti, è conosciuto come cronista attendibile che nulla concede al sensazionalismo e al colpo ad effetto. E’ suo l’importante servizio realizzato per il Tg2 con le raccapriccianti immagini nel Centro di accoglienza di Lampedusa.

Valerio Cataldi (a destra)


Premio AVVOCATO – team legale del processo Plan Condor (e una menzione speciale ad Alessandra Ballerini)

Sta avviandosi a conclusione in questi giorni il processo di primo grado nei confronti degli assassini, sequestratori e torturatori fascisti sud-americani alleati nel Plan Condor. Sono vent’anni di lavoro memorabile di uno straordinario team di avvocati, tra cui Giancarlo Maniga (che è stato anche l'avvocato nel processo Priebke e autore della denuncia sui desaparecidos uruguaiani, che diede inizio al processo Condor nel 1999), Arturo Salerni e Mario Angelelli di Progetto Diritti, Nicola Brigida e Marcello Gentile. Grazie ai loro sforzi, le loro famiglie avranno finalmente un riconoscimento giudiziario.


Inoltre, l'avvocato Alessandra Ballerini ha ricevuto una menzione speciale per il suo impegno nel campo dei diritti umani. Esperta in particolare in materia di diritto dell’immigrazione, oggi è impegnata come avvocato della famiglia di Giulio Regeni nel tentativo di ottenere verità e giustizia per il giovane ricercatore brutalmente ucciso in Egitto.


Alessandra Ballerini (in centro)

Ricerca: Centro Diritti Umani dell'Università degli Studi di Padova

Il Centro Diritti Umani ha educato generazioni di ricercatori sui diritti umani sulle tecniche e gli istituti per promuovere i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. Grazie al Centro, i diritti umani hanno assunto importanza nel mondo accademico. Fin dalla sua nascita, il Centro ha utilizzato un approccio interdisciplinare nei suoi corsi, tenendo sempre a mente l'interdipendenza e l'indivisibilità dei diritti umani. L'attuale direttore del Centro è il professor Marco Mascia e per molti anni lo è stato il professor Antonio Papisca. Sotto la sua guida, il Centro ha utilizzato un approccio teorico-pratico che mette lo studio, la ricerca e l'insegnamento al servizio del cambiamento e dei progressi civili e democratici.

Sportivo: Salvatore Cimmino

A soli 15 anni Salvatore fu colpito da un terribile osteosarcoma, per salvarsi la vita fu costretto all’amputazione della gamba a metà del femore. Salvatore a 41 anni comincia a nuotare – non era mai stato in acqua prima di allora! Dopo otto mesi, il 15 luglio 2006, ha fatto la sua prima traversata senza l'aiuto di protesi, da Capri a Sorrento, una distanza di 22 km. Subito dopo, ha iniziato lo “sciopero del nuoto” per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema della disabilità. Nel 2007 ha organizzato il “Giro di Nuovo Italiano”: un tour di 10 tappe da 15-17 km da Genova a Trieste per ricordare all'opinione pubblica il problema delle barriere culturali. Nel 2008, Salvatore ha preso parte alla “Capri-Torre Annunziata” e alla “Capri-Napoli”, gara del campionato mondiale in mare aperto. Nel 2009 è stato testimonial per il “Tour d'Europe swim2”, fatto di 6 tappe fino a 40 km l'una, compresi lo Stretto di Messina, lo Stretto di Gibilterra, Capri-Napoli, lo Stretto di Oresund, Salvore Cape-Trieste e il Canale della Manica, dove ha battuto il record italiano. Nel 2010 ha iniziato “Nuotare nelle acque del mondo – per un mondo senza barriere e confini”: una nuova sfida per conquistare le acque di tutto il mondo.

Salvatore Cimmino (a sinistra)

Insegnante: Paola Rizzo

Paola è preside della scuola media Casteller di Treviso. Nonostante le proteste delle associazioni genitori e della giunta cittadina (ma con il pieno supporto del consiglio d’istituto e del corpo docenti), ha avviato a scuola, in collaborazione con la Caritas Tarvisina, una serie di incontri sull’immigrazione, dando spazio anche alle testimonianze dirette di alcuni richiedenti asilo.
Paola rizzo

Creativi: Condividi Love

“CONDIVIDILOVE” è un progetto di comunicazione basato sul web e sulla condivisione sui social che mira alla parità di diritti delle coppie di ogni orientamento sessuale. In Italia, questo tema non raccoglie testimonial di peso e per il cambiamento occorre partire dal basso, con tutti i mezzi a disposizione: prima di tutto, le condivisioni. Per questo un gruppo di cittadini di tutti gli orientamenti sessuali ha deciso di unire le forze per questa causa che dovrebbe essere condivisa da tutti a prescindere dalle differenze.

Carriera: don Ettore Cannavera

Don Ettore Cannavera per decenni si è messo al servizio di un'altra idea di pena. Attraverso il suo doppio ruolo di cappellano dell’istituto penale minorile Quartucciu di Cagliari nonché di fondatore della Comunità ‘La Collina’ sempre nel capoluogo sardo, non solo ha offerto a centinaia di ragazzi entrati nel circuito penale occasioni di recupero sociale ma ha anche svolto un ruolo critico nei confronti di un'idea di pena vendicativa. Ha da sempre sostenuto pubblicamente come la carcerazione per i ragazzi dovrebbe essere definitivamente superata.

Don ettore cannavera

Artista: Mika

Mika è un cantante libanese e showman naturalizzato inglese. Da sempre è molto impegnato nella promozione dei diritti di tutti: dopo gli insulti scritti su un manifesto di uno dei suoi concerti, ha iniziato a scrivere per spiegare quanto sia amaro il silenzio sull'omofobia. Quindi, ha lanciato due hashtag (#RompiamoIlSilenzio e #Lamorefaquelchevuole) che immediatamente sono diventati virali ed è partita una manifestazione non violenta contro l'omofobia. Mika è anche sostenitore dell'UNHCR, grazie al quale è tornato nel suo paese di origine, dove ha fatto visita e prestato assistenza si rifugiati siriani.

Alla cerimonia ha partecipato anche Angelo, chitarrista della band Jailhouse Rock, detenuto nel carcere di Bollate.


Angelo

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