Technologie e Diritti

Pressioni politiche sul Consiglio Bulgaro delle Comunicazioni

Il Bulgarian Helsinki Committee esprime grande preoccupazione per il modo in cui si è svolta la sessione di settembre del Consiglio delle Comunicazioni.

by Bulgarian Helsinki Committee
Image: SashaW - Flickr/CC content
Il partito politico bulgaro VMRO ha organizzato una manifestazione di protesta davanti alla sede del Consiglio delle Comunicazioni Elettroniche (CEM) contro l'istituzione di un programma in lingua turca sulla Radio Nazionale Bulgara (BNR) e ha chiesto le dimissioni del suo direttore, Radoslav Yankulov, e del presidente del CEM, Georgi Lozanov.

Pressione politica

Alla protesta hanno partecipato anche il parlamentare Angel Dzhambazki e il leader di VMRO, Krasimir Karakachanov. I manifestanti hanno fatto irruzione nella riunione in corso e sono rimasti fino alla fine, nel tentativo di intimidire i membri del CEM, sventolando sulle loro teste striscioni dai contenuti offensivi e ostacolando il loro lavoro davanti alle telecamere.

Il Bulgarian Helsinki Committee (BHC) non aveva mai assistito a una tale paralisi del lavoro dell'ente, che è considerato un controllore indipendente dei media. E' totalmente inaccettabile che il CEM operi sotto dettatura di questo partito filo-governativo dalle tendenze neo-totalitarie, anziché tenere in considerazione gli interessi e i diritti di tutte le minoranze e degli standard internazionali per la tutela della libertà di parola. A quanto pare, la pressione politica esercitata dai rappresentanti di un partito esplicitamente xenofobico e contro le minoranze, sostenuto da chi è al potere, potrebbe impedire al CEM di farlo.

Protesta o persecuzione?

BHC difende il diritto di protesta di tutti i cittadini bulgari. Tuttavia, questo non può valere per una protesta che è in se stessa persecuzione e un tentativo di intimidire e interferire con il lavoro di un organismo indipendente in maniera inaccettabile.

BHC invita i media e le ONG che si occupano di libertà di espressione e di diritti umani sia in Bulgaria che all'estero di condannare questa pressione senza precedenti, prima che queste azioni vengano banalizzate.

BHC invita inoltre le autorità bulgare a prevenire le pressioni da parte di gruppi filo-governativi sul controllore dei media. La polizia dovrebbe realizzare il proprio compito di assicurare il funzionamento indipendente e lo svolgimento ordinato delle sedute del CEM.


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