Technologie e Diritti

Il Piano d'azione nazionale sui diritti umani commentato dalla Camera dei Rappresentanti dei Paesi Bassi

Per la prima volta tutto l'ampio spettro dei diritti umani nei Paesi Bassi è stato tema di dibattito alla Camera dei Rappresentanti olandese.

by PILP

Durante la prima Consultazione generale sui diritti umani, il Comitato olandese dei giuristi per i diritti umani (NJCM) ha espresso un certo numero di preoccupazioni in una lettera indirizzata ai membri della Camera, che sono stati invitati a discutere di questi problemi con il Ministro della giustizia e sicurezza, Ivo Opstelten, e con il Ministro degli Interni e delle Relazioni del Regno, Ronald Plasterk. L'occasione di questa Consultazione generale è il primo Piano d'azione nazionale per i diritti umani (NAP-MR), lanciato dal Governo olandese il 10 dicembre 2013. Sotto potete trovare maggiori informazioni sul piano d'azione. Oltre al resto, all'ordine del giorno c'era anche la risposta del Governo alla relazione annuale sui diritti umani nei Paesi Bassi per il 2012 dall'Istituto olandese per i diritti umani (9 settembre 2013).

Anche se la maggior parte delle questioni sollevate dal NJCM è stata discussa durante la Consultazione generale, i ministri hanno assunto di fatto pochi impegni. Hanno promesso, tra le altre cose, che sarà presentata prima dell'estate una panoramica delle raccomandazioni internazionali indirizzate ai Paesi Bassi, comprensiva dello stato di adeguamento (che doveva essere pronta all'inizio del 2014, secondo il Piano d'azione ). Inoltre hanno assicurato che, sulla base di questa panoramica, entro la fine del 2014 verrà fatta una prima valutazione intermedia del Piano di azione nazionale. A quel punto verrà anche presa una decisione sulla frequenza della Consultazione generale. che si potrebbe tenere annualmente o ogni due anni.

Per quanto riguarda il merito delle questioni discusse, che si riferiscono anche alle aree di competenza di altri Ministri, Ronald Plasterk, il Ministro responsabile del coordinamento, è stato restio a fare dichiarazioni precise, e nella maggior parte dei casi le questioni discusse sono state rimandate agli specifici dipartimenti competenti o alle commissioni permanenti in seno alla Camera dei Rappresentanti. Questo ad esempio è successo per quanto riguarda l'educazione ai diritti umani la cui importanza, sia per la società olandese che per la tenuta dello Stato costituzionale democratico, è stata sottolineata da quasi tutti i membri della Camera presenti. Pertanto questi hanno invitato il Ministro a garantire che i diritti umani abbiano una maggiore importanza all'interno del sistema educativo. Anche questo impegno è stato assunto.

Di seguito trovate una sintesi dei punti di discussione che la NJCM ha resto disponibili alla Consultazione generale sui diritti umani. Il testo integrale della lettera è disponibile sul sito web della NJCM tramite il link che trovate in fondo.

Prendere sul serio i diritti umani nei Paesi Bassi

Il NJCM ha sottolineato le preoccupazioni circa razzismo e discriminazione nei Paesi Bassi espresse nel corso del 2013 da organismi autorevoli come la Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (CRI ( 2013) 39, 15 ottobre 2013) ed il Difensore civico nazionale. La risposta dello Stato olandese a queste preoccupazioni è stata minima, mentre queste richiedono invece una risposta attenta e misure ferme. La redazione del Piano d'azione nazionale è il primo passo in un processo ciclico di elaborazione, attuazione e valutazione. La Consultazione generale sui diritti umani dovrebbe diventare parte integrante di questo processo. Il NJCM auspica che la Camera dei Rappresentanti adotti un piano con delle fasi chiaramente scandite, che includa valutazioni periodiche in cui il dibattito sui diritti umani possa proseguire dopo il 10 aprile 2014.

Fermare la limitazione al controllo giurisdizionale dei diritti umani

Con la modifica dell'articolo 94 della Costituzione olandese, proposta su iniziativa del deputato Taverne, i giudici non sarebbero più in grado di rivedere la legislazione nazionale alla luce delle disposizioni delle convenzioni e delle decisioni degli organismi internazionali vincolanti per il paese. Questa norma riguarda i diritti fondamentali o, in altre parole, "gli standard minimi" che il governo, il Parlamento e le autorità devono rispettare di fronte ai loro cittadini. Nel caso in cui disposizioni di legge nazionali siano contrarie a questi "standard minimi", il giudice le può giudicare inapplicabili. In tal modo il giudice tutela i cittadini da tendenze politiche e sociali in cui altri interessi (di breve respiro) spesso prevalgono. All'interno dell'ordinamento giuridico olandese, in cui al giudice non è consentita la verifica di costituzionalità, la tutela prevista dell'articolo 94 è ancora più importante. A giudizio del NJCM questa proposta di modifica mina le fondamenta del sistema giuridico olandese e dovrebbe quindi venire respinta dalla Camera o rappresentanti.

Bocciare le condizioni di insediamento per i cittadini delle 'Antille olandesi'

La proposta legislativa di iniziativa Bosman impone delle condizioni di insediamento per gli olandesi di Aruba, Curaçao e Saint Maarten. Costoro, se volessero venire a vivere nei Paesi Bassi per più di sei mesi, dovrebbero necessariamente avere un lavoro ed un reddito sufficienti, dovrebbero essere ammessi ad un programma educativo nei Paesi Bassi, o avere una famiglia che viva già li. Questa proposta legislativa mira ad evitare che "...un nuovo gruppo di cittadini delle Antille Olandesi, non in grado di sostenere se stessi o dunque a rischio di commettere gravi reati" possa stabilirsi nei Paesi Bassi, mettendo a rischio l'integrazione dei cittadini delle Antille Olandesi che sono vivono già nei Paesi Bassi (Kamerstukken (documenti parlamentari) II 2012/13, 33 325, nr 6, p. 1-2). La NJCM è dell'idea che questa proposta non risolverà i presunti problemi di disoccupazione e criminalità all'interno della comunità delle Antille, mentre di fatto discrimina in base all'origine. E questo è assolutamente vietato nell'ordinamento giuridico olandese. Pertanto il NJCM chiede alla Camera dei Rappresentanti di rigettare questa proposta.

Un Istituto dei Paesi Bassi per i diritti umani più efficace

Il Governo - composto dai ministri e dai segretari di Stato - intende tagliare il bilancio dell'Istituto olandese per i diritti umani. Già prima della valutazione finanziaria che, secondo il Ministro della sicurezza e della giustizia, sarebbe dovuta avvenire due anni dopo la sua costituzione, era stato deciso che il finanziamento supplementare per i diritti umani sarebbe stato tagliato ulteriormente. Con grande rammarico per il NJCM, questo manda il segnale sbagliato in patria e all'estero. L'Istituto richiede mezzi sufficienti per essere in grado di adempiere ai suoi compiti di consulente delle autorità, supervisore e responsabile dell'informazione. Questo è tanto più importante ora che l'Istituto sta per avere la status A dalle Nazioni Unite, che era poi lo scopo per cui la Camera dei Rappresentanti lo aveva istituito.

Infrastrutture e coerenza - il livello nazionale

Se il piano d'azione deve davvero giocare un ruolo importante per lo sviluppo delle politiche, il Ministro Plasterk dovrà garantire un più stretto coinvolgimento degli altri ministeri e dei loro dipartimenti. A questo scopo si è dato vita ad una Consultazione interdipartimentale sui diritti umani alla quale sono invitati a partecipare tutti i dipartimenti tre o quattro volte l'anno. L'attuazione del Piano d'azione è all'ordine del giorno di questa Consultazione. La NJCM è del parere che la coerenza delle politiche sui diritti umani nei i Paesi Bassi trarrebbe beneficio da una gestione più trasparente di questa consultazione. Annunciando ad esempio le date delle riunioni per tempo la società civile avrebbe la possibilità di formulare suggerimenti per l'ordine del giorno o proporre questioni concrete per la discussione. In particolare per quanto riguarda l'Istituto per i diritti umani, l'NJCM auspica un ruolo più significativo durante la Consultazione. L'Istituto dovrebbe essere in grado di partecipare alla Consultazione per adempiere al proprio mandato istituzionale di consulenza al Governo.

Panoramica delle raccomandazioni internazionali

Per consentire il lavoro di questa Consultazione interdipartimentale, il governo doveva fornire una panoramica delle raccomandazioni internazionali e della loro attuazione. Questa panoramica avrebbe dovuto essere pronta all'inizio del 2014 (NAP-MR p.21). Per il NJCM si sarebbe trattato di uno strumento molto utile per la Consultazione. Inoltre, avrebbe consentito di verificare l'avanzamento del processo di attuazione dato che, su questo, i punti concreti di azione che fanno parte del Piano d'azione sono pochi o già obsoleti. Valutare l'azione del Governo in base al criterio del rispetto dei diritti umani è di primaria importanza per la sua legittimità in una società democratica. Il NJCM sarebbe pertanto a favore della diffusione pubblica di questa panoramica generale.

Infrastrutture - il ruolo della società civile

Per quanto riguarda un maggiore coinvolgimento della società civile, nel piano d'azione non mancano le idee (p. 28). Tuttavia, per quanto riguarda le consultazioni per la preparazione dei rapporti governativi destinati ai comitati di vigilanza delle Nazioni Unite, l'esperienza del NJCM è che la maggior parte delle volte queste consultazioni diventano una rassegna delle lamentele prevedibili, piuttosto che una individuazione congiunta delle criticità nelle politiche e nella legislazione e un dialogo sulle possibili soluzioni. Tutto questo può essere fatto in modo diverso a patto che il governo sia è davvero disposto ad accogliere suggerimenti e critiche e a trasformarli in proposte di lavoro. Il Governo è pronto a dare un contributo alla Coalizione per i diritti umani (BMO-NL, una coalizione di quattordici ONG per i diritti umani nei Paesi Bassi, la cui presidenza è attualmente detenuta dal NJCM) e questo, in vista di un dialogo produttivo, è un motivo di ottimismo per il NJCM. Tuttavia questa consultazione non può esaurire il rapporto con la società civile nel suo complesso, che è molto più ampia e diversificata.

Ratifica della OP-IVESCR

La risposta alla domanda se il Governo intenda ratificare il Protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (firmato nel 2009), è che al momento si stanno esaminando le conseguenze della eventuale ratifica. Per il NJCM è tempo di sapere quando sarà completato questo esame ed è opportuno che i membri della Camera dei Rappresentanti garantiscano che i risultati di questo studio vengano presto resi pubblici. Tuttavia, il 10 aprile 2014, il Governo ha ribadito la risposta precedente.

Checklist sui diritti socio-economici

Con riferimento al rispetto da parte del Governo dei diritti socio-economici, il Piano d'azione prevede la preparazione di una checklist rispetto a questi diritti umani, al fine di esaminare le politiche e la legislazione (p. 20). Il NJCM sostiene pienamente questa idea, ma vorrebbe sapere come sia stata concepita questa checklist.

Educazione ai diritti umani

Nel corso della presentazione del Piano d'azione nazionale sui diritti umani tutti i relatori introduttivi, tra i quali c'era il Ministro degli Interni, erano tra loro d'accordo: in Olanda c'è una generale mancanza di conoscenza e consapevolezza dei diritti umani a tutti i livelli (dagli studenti ai dipendenti pubblici). Ma sebbene l'importanza del tema sia stata sottolineata dal Piano d'azione (NAP-MR p. 29), in effetti non si fa molto di più che affidare questo compito al Ministero dell'Istruzione, della Cultura e della Scienza (OCW). Nella sua risposta alla relazione del Consiglio dell'Istruzione ('Avanti con la cittadinanza nell'istruzione'), il Segretario di Stato di questo ministero ha dichiarato che valuterà il modo in cui i diritti umani, compresi i diritti dei bambini, possono diventare una parte degli obiettivi chiave per quanto riguarda la cittadinanza (Lettera del Segretario di Stato OCW, Cittadinanza nell'istruzione, 16 Dicembre 2013, p. 6). Il NJCM chiede alla Camera dei Deputati per fare in modo che il segretario di Stato mantenga la sua promessa e di assicurarsi che, nel campo dell'istruzione, in effetti si dia maggior rilievo ai diritti umani, data la loro importanza per il funzionamento dello Stato democratico di diritto.

Il Piano d'azione nazionale sui diritti umani

Il Piano d'azione nazionale per i diritti dell'uomo mira a fornire una comprensione dei compiti dello Stato, ed in particolare di quelli del Governo, per l'applicazione e la promozione dei diritti umani nei Paesi Bassi. A tal fine, descrive a grandi linee l'organizzazione della protezione dei diritti umani nei Paesi Bassi ed il ruolo che le varie autorità competenti hanno in questo contesto. Fornisce inoltre una panoramica delle misure che sono state introdotte e applicate al fine di proteggere i diritti umani.

Con il Piano d'azione nazionale sui diritti umani il governo mira a dare seguito alle raccomandazioni del Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite nel contesto della revisione periodica universale nel 2012 e a quelli di altri comitati di vigilanza creati dalle varie convenzioni sui diritti umani. Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa ha inoltre raccomandato ai Paesi Bassi di creare un Piano d'azione già nel 2009. Il governo si è impegnato a creare questo Piano d'azione nella lettera sulle politiche 'Rispetto e diritti per tutti' del 14 giugno 2013, e nuovamente nella risposta alla relazione annuale dell'Istituto per i diritti umani del 9 settembre 2013. In questa relazione l'Istituto sottolineava il valore aggiunto di un simile piano d'azione del Governo e ne raccomandava l'adozione.

Oltre al Piano d'azione nazionale sui diritti umani il Governo, il 20 dicembre 2013, ha anche pubblicato il Piano d'azione nazionale su Impresa e Diritti Umani. Tale piano d'azione è nato nel contesto delle politiche del Governo che avevano l'obiettivo di promuovere il rispetto dei diritti umani da parte delle imprese e di prevenire le violazioni dei diritti umani da parte sia delle piccole aziende che delle grandi società. Il piano d'azione si basa sui principi di impresa e diritti umani elaborati dal professor John Ruggie su richiesta delle Nazioni Unite. Nel mese di ottobre del 2011 la Commissione europea ha chiesto agli Stati membri dell'Unione europea di elaborare un piano per l' attuazione a livello nazionale di questi principi guida dell'ONU. La Camera dei Rappresentanti olandese ha fatto la stessa richiesta.

FONTI

Lettera del NJCM per la Consultazione generale sui diritti umani (in olandese)

Piano d'azione nazionale per i diritti dell'uomo (in olandese)

Piano d'azione nazionale per i diritti dell'uomo (in inglese)

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