Technologie e Diritti

“Le istituzioni si nascondono”: migranti dormono in strada a Roma

Un'enorme emergenza umanitaria è in corso a Roma. Centinaia di migranti dormono in strada, assistiti soltanto da volontari e cittadini.

by Luana Ruscitti
Centinaia di migranti, la maggior parte dei quali provenienti da Etiopia ed Eritrea, arrivano a Roma e si ritrovano senza un posto in cui andare.

Per molti giovani, bambini e donne incinta, provati dal lungo viaggio affrontato per arrivare in Italia, di recente c'è stato soltanto un posto a cui rivolgersi: Baobab Experience.

Baobab Experience

Nato come centro culturale eritreo, il Baobab ha iniziato ad ospitare i migranti circa due anni fa, dopo lo sgombero dei campi vicino alla Stazione Tiburtina di Roma.

Ha riempito un vuoto creato dagli interventi delle autorità di Roma per sgomberare i campi di fortuna e le sistemazioni precarie che ospitavano i migranti, senza fornire alternative di accoglienza.

Baobab Experience è diventata un punto di riferimento per l'accoglienza dei migranti che passano da Roma, gestita da volontari e cittadini sensibili a questa emergenza umanitaria davvero grande.

Pochi mesi fa, il Baobab era stato sgomberato dal commissario speciale di Roma, Francesco Paolo Tronca, cosa che aveva creato una situazione analoga: migranti in strada senza un posto alternativo in cui andare.

L'organizzazione umanitaria Medici per i Diritti Umani (MEDU) condanna il dramma in corso, affermando che “In questo momento a Roma centinaia di migranti provenienti dal Corno d'Africa vengono lasciati in condizioni inumane. Tra loro ci sono giovani, donne e ragazze incinta che sono arrivate pochi giorni fa nel nostro paese dopo un viaggio estenuante verso Roma, senza trovare nessuna accoglienza istituzionale. Centinaia di persone obbligate a dormire letteralmente sull'asfalto, in condizioni igienico-sanitarie critiche.”

Al momento MEDU sta fornendo la prima assistenza sanitaria, mentre volontari e cittadini portano cibo per i migranti.

'Le istituzioni si nascondono'

Appelli inutili sono stati rivolti alle autorità comunali, compresa la neo-sindaca Virginia Raggi, per esortarle ad intervenire per trovare una soluzione a questa situazione che rischia di peggiorare.

I volontari hanno lanciato un loro personale appello: “Abbiamo bisogno di pasti per il pranzo. Oggi siamo stati in grado di distribuirli soltanto ad una parte dei migranti di Via Cupa, circa 150 persone su 300. Le istituzioni si nascondono. Chiediamo ai singoli cittadini, alle panetterie, alle rosticcerie e ai ristoranti di aiutarci dandoci il cibo invenduto o facendo donazioni spontanee per fornire i pasti.”

Donate to liberties

Your contribution matters

As a watchdog organisation, Liberties reminds politicians that respect for human rights is non-negotiable. We're determined to keep championing your civil liberties, will you stand with us? Every donation, big or small, counts.

We’re grateful to all our supporters

Your contributions help us in the following ways

► Liberties remains independent
► It provides a stable income, enabling us to plan long-term
► We decide our mission, so we can focus on the causes that matter
► It makes us stronger and more impactful

Your contribution matters

As a watchdog organisation, Liberties reminds politicians that respect for human rights is non-negotiable. We're determined to keep championing your civil liberties, will you stand with us? Every donation, big or small, counts.

Subscribe to stay in

the loop

Why should I?

You will get the latest reports before everyone else!

You can follow what we are doing for your right!

You will know about our achivements!

Show me a sample!