Technologie e Diritti

La Lituania vuole schedare i passeggeri aerei prima della decisione UE

L'intenzione del governo di raccogliere i dati dei passeggeri aerei prima della decisione dell'UE sul tema ha suscitato forti critiche e avvertimenti perché violerebbe la normativa nazionale ed europea.

by Meta Adutaviciute
Leo Hidalgo, Flickr.com
Il governo lituano sta considerando “unilateralmente” la possibilità di approvare una legge che consente il PNR (registrazione dei nomi dei passeggeri) e la conservazione dei dati, a partire dall'inizio del 2016.

Il Primo Ministro Algirdas Butkevičius ha annunciato che in Lituania stanno per entrare in vigore le procedure PNR prima che l'UE si esprima definitivamente sul tema. L'annuncio è arrivato dopo la riunione governativa sulle crescenti minacce alla sicurezza.

Biglietti, prego

La legge consentirebbe di raccogliere e conservare i dati personali dei passeggeri a scopo preventivo, per le indagini e per la lotta al terrorismo e ad altri reati gravi. Si tratterebbe dei dati personali, di viaggio, relativi al volo, al biglietto e al bagaglio, oltre che alla carta di credito e al suo titolare.

Tutte le compagnie aeree sarebbero obbligate a trasmettere queste informazioni alle autorità di polizia non oltre 48 ore prima di ogni volo. La polizia sarebbe autorizzata a conservarle fino a cinque giorni, ma il disegno di legge non dice nulla su come i dati conservati sarebbero protetti – si limita a dire che i dati “non sarebbero resi pubblici.”

'Drammaticamente bocciata'

“Stiamo parlando di una registrazione preventiva delle persone che acquistano dei biglietti per entrare nello spazio aereo dell'Unione Europea e di fornire queste informazioni ai servizi speciali. Inoltre, pensiamo che lo stesso meccanismo potrebbe essere adottato anche per i voli internazionali,” ha dichiarato il Ministro dell'Interno Saulius Skvernelis, aggiungendo che la questione del PNR sarà “drammaticamente bocciata” dal Parlamento Europeo. “Riteniamo che questa legge non sarebbe contraddittoria, perché queste direttive non sono ancora state per nulla adottate.”

Secondo il ministro, la Lituania è già in possesso degli strumenti tecnici necessari per creare il sistema PNR per i voli interni all'UE e potrebbe cominciare ad applicare le procedure PNR dall'inizio del 2016.

La Lituania è tra i 14 stati membri UE ad aver ricevuto nel 2012 dei finanziamenti europei per predisporre il sistema PNR. Nel 2013, tuttavia, la bozza della direttiva UE sul PNR è stata respinta dal Comitato LIBE del Parlamento Europeo. Nel 2015, dopo “numerose richieste da parte degli stati membri,” il Parlamento si è impegnato ad applicare la direttiva entro la fine dell'anno.

'Non dobbiamo avere fretta'

Il presidente dell'agenzia lituana per la protezione dei dati, Algirdas Kunčinas, suggerisce al governo di aspettare l'esito della discussione interna all'UE per essere certo che la legislazione nazionale sia in linea con i regolamenti UE in arrivo.

Secondo lui, la direttiva dovrebbe individuare responsabilità chiare in tema di protezione dei dati conservati, cosa che la proposta di legge non fa. “In tale situazione, evidentemente, sarebbe più ragionevole fermarsi a riflettere,” ha dichiarato Kunčinas.

La conservazione dei dati PNR è legittima?

Nel luglio 2015, LIBE ha approvato una bozza di direttiva per ulteriori negoziazioni, ma ha proposto ampi emendamenti al testo originale, introducendo tutele contro la raccolta e conservazione non necessaria e sproporzionata di dati PNR.

Alla luce di preoccupazioni simili, nel 2014 il Parlamento Europeo ha portato l'accordo PNR UE-Canada alla Corte di Giustizia per chiarire se l'accordo fosse conforme alla normativa UE. Nel 2014, la stessa corte ha invalidato la Direttiva UE sulla conservazione di dati, dichiarandola in contrasto con la normativa UE e con i diritti fondamentali.

La proposta di direttiva PNR UE ha sollevato aspre critiche da parte delle associazioni per le libertà civili, secondo le quali la necessità ed efficacia della sorveglianza di massa nella prevenzione del terrorismo sono ancora tutte da provare, mentre alla luce della sentenza del 2014 della Corte di Giustizia Europea, la conservazione generalizzata dei dati PNR difficilmente può essere considerata legittima.

Potenzialmente incostituzionale

La mossa del governo lituano di introdurre una propria legge sulla conservazione dei dati PNR ha riscontrato le critiche del Ministro della Giustizia, secondo il quale la legge è potenzialmente incostituzionale. La Costituzione Lituana consente il trasferimento dei dati solo a seguito di un ordine di un tribunale, le eccezioni sono ammesse solo in caso di guerra o emergenza.

Il Ministro mette in luce il fatto che il disegno di legge consentirebbe la raccolta di dati personali senza che i passeggeri siano ricollegabili a specifiche attività criminali, ma solo sulla base di un rischio, il che non rientra in alcuna eccezione costituzionale.


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