Per i lituani, il diritto più spesso violato nel 2016 è quello ad un giusto processo. Si conferma così il trend del 2012 e del 2014. Il diritto alla privacy è il secondo più violato, mentre la partecipazione alla vita politica è quello violato meno volte.

Sufficientemente informati

Si registra un leggero aumento del numero di persone che dichiarano di essere sufficientemente informate sui diritti umani, pari al 63% quest'anno, rispetto al 52% nel 2012 e al 60% nel 2014.

Chi dichiara di essere sufficientemente informato sui diritti umani han per lo più un'età compresa tra i 18 e i 45 anni, ha frequentato un livello elevato di istruzione, appartiene alle fasce di reddito più alte e vive nelle aree urbane.

Anche il numero di persone che sa a chi rivolgersi in caso di violazione dei diritti è in costante crescita. Nel 2016, oltre la metà degli intervistati (il 57%) dichiara di sapere a quale istituzione rivolgersi quando i propri diritti vengono violati, rispetto al 54% del 2104, al 52% del 2012 e al 49% del 2010.

Riluttanza a difendere i propri diritti

Dai risultati dell'indagine emerge che un lituano su cinque ha subito una violazione dei propri diritti. Tuttavia, soltanto il 7% di chi dichiara che i propri diritti sono stati violati si è attivato per rimediare al problema.

Come negli anni precedenti, il motivo principale alla base della riluttanza nel difendere i propri diritti sta nella mancanza di fiducia nelle istituzioni chiamate a rimediare alle violazioni. Tre quarti di coloro che hanno dichiarato di aver subito violazioni di diritti ma che non hanno reagito in alcun modo non credono che rivolgersi ad un'istituzione possa servire a qualcosa.

L'indagine rivela che quando le persone si rivolgono ad un'istituzione perché i propri diritti sono stati violati, nella maggior parte dei casi si rivolgono alla polizia o in Procura (36%), in seconda battuta a ONG e tribunali.

I disabili mentali sono i più discriminati

Agli intervistati è stato chiesto anche di esprimere la propria opinione su quali gruppi sociali siano tra i più discriminati in Lituania. La situazione resta invariata da sei anni, con i disabili mentali che vengono indicati come i gruppi sociali più discriminati. Ottengono 5.68 punti (rispetto ai 5.03 del 2014), seguiti dalle persone anziane (5.40) e dalle persone con disabilità fisiche al terzo posto (5.21).

Quest'anno, l'indagine ha incluso anche i rifugiati tra i possibili gruppi sociali. La loro vulnerabilità è stata valutata come abbastanza elevata, con poco più di 5 punti (5.02). Sono soprattutto gli intervistati di età compresa tra i 26 e i 35 anni e gli abitanti delle aree urbane ad affermare che i rifugiati vengono discriminati.

Il sondaggio sugli atteggiamenti prevalenti nella società verso la situazione dei diritti umani in Lituana è stato commissionato dall'Istituto di Monitoraggio sui Diritti Umani e realizzato da Spinter tyrimai, una società di ricerche di mercato.