Technologie e Diritti

Olanda rifiuta asilo a richiedenti LGBTI cubani

Il ministro della giustizia e della sicurezza olandese ha negato l'asilo a tre persone transessuali provenienti da Cuba, scelta giudicata legittima.

by PILP

Il 4 luglio la divisione amministrativa del Consiglio di Stato ha stabilito che Ferdinand Grapperhaus, ministro della giustizia e della sicurezza, ha agito correttamente nel negare l'asilo a tre richiedenti transessuali originarie di Cuba.

I richiedenti sostengono di non poter fare ritorno a Cuba perché lì subirebbero persecuzioni. Sulla carta, l'Olanda sembra essere un paese progressista ma, secondo i ricorrenti, i diritti di lesbiche, omosessuali, bisessuali, transessuali e intersessuali (LGBTI) nella pratica non vengono rispettati.

Grapperhaus vede diversamente la situazione cubana e per questo ha rifiutato di concedere l'asilo.

Miglioramenti nella situazione delle persone LGBTI a Cuba

Nella sentenza, la divisione amministrativa ha dichiarato che le carte presentate non dimostrano che la situazione delle persone LGBTI a Cuba è così critica da arrivare a dire che si tratta di una categoria perseguitata.

La situazione delle persone LGBTI non è facile, ma sarebbe migliorata considerevolmente negli ultimi anni. Per esempio, le autorità hanno autorizzato il gay pride e ora sono possibili manifestazioni a favore del matrimonio omosessuale e operazioni di riassegnazione del genere.

E' vero che le carte dimostrano che le persone LGBTI non sono sempre accettate dalla società e sono un bersaglio facile per l'intolleranza, la discriminazione, gli abusi e la violenza, ma non dimostrerebbero che il modo in cui le autorità promuovono i diritti delle persone LGBTI è disonesto.

Le persone LGBTI possono inoltre presentare ricorso alle istituzioni governative contro i maltrattamenti della polizia e altri problemi.

Vita sociale

Inoltre, i cittadini stranieri non sono riusciti a dimostrare di aver subito arresti e multe per il solo fatto di far parte della comunità LGBTI.

La polizia, ad esempio, visita i luoghi in cui le persone LGBTI si incontrano anche perché quei posti sono noti per essere zone in cui si pratica la prostituzione. Esistono anche dei club legali in cui le persone LGBTI possono incontrarsi.

Non è stato quindi dimostrato, secondo la divisione amministrativa, che i richiedenti sono stati sottoposti a limiti tali da impedire il normale funzionamento sociale delle loro vite e dunque non ci sarebbe stato un obbligo morale del ministro di concedere l'asilo.


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