La discriminazione è un tema caldo in Olanda, sia sulla stampa che nell'agenda di molte organizzazioni della società civile. Le pari opportunità e il principio della non discriminazione sono al cuore dello stato di diritto della democrazia olandese e costituiscono uno degli argomenti più rilevanti del Programma di Azione Nazionale sui Diritti Umani, che descrive il modo in cui il governo olandese persegue il suo obiettivo di proteggere e promuovere i diritti umani in Olanda. La discriminazione è un problema sociale che si trova ai primi posti dell'agenda politica del governo, il quale sta al momento realizzando uno studio sulla discriminazione in vari campi con l'obiettivo di eliminarne tutte le forme.
A seguito di uno studio realizzato dal Pubblico Ministero Olandese (OM), l'ex ministro della sicurezza e giustizia, Ivo Opstelten, annunciava in una lettera datata 19 maggio 2014 l'avvio di un'analisi sui casi di discriminazione in base a quanto previsto dalla legge penale. Lo studio ha rilevato l'esistenza di un'ampia differenza tra il numero di casi di discriminazione presenti nei registri della polizia e il numero di udienze cui ha partecipato il Pubblico Ministero. La polizia ha registrato 3,292 episodi di discriminazione nel 2012, mentre nello stesso anno soltanto 144 reati di discriminazione sono arrivati al Pubblico Ministero.
Lo studio, realizzato dal Centro di Ricerca e Documentazione (WODC), che fa parte del Ministero della Sicurezza e Giustizia, dovrebbe fornire una fotografia completa di tutti i casi di discriminazione che hanno coinvolto sia la polizia che il Pubblico Ministero, compresi i reati aggravati da comportamento discriminante. Dovrebbe inoltre far luce su cosa ne è stato di quei casi. Tra le altre cose, questa panoramica dovrebbe aiutare il WODC a interpretare la differenza nel numero di casi di discriminazione tra la polizia e il Pubblico Ministero. Inoltre, il WODC intende analizzare la riduzione del numero di casi di discriminazione registrati nel 2012 e nel 2013 rispetto agli anni precedenti. Questo è di particolare importanza se consideriamo il fatto che negli ultimi anni i notiziari e i social media hanno trasmesso l'impressione che la discriminazione fosse in crescita. Lo studio si concluderà entro la fine del 2015.
Autore: Yasemin Yildiz