Technologie e Diritti

50,000 croati chiedono al governo di non toccare la riforma dell'istruzione

La scorsa settimana i cittadini hanno protestato per chiedere di lasciare agli educatori il compito di riformare il curriculum nazionale senza pressioni o censure ideologiche da parte del governo.

by Lovorka Šošić
(Foto: Nina Đurđević)
“La Croazia può fare meglio” è stato il messaggio dei manifestanti a Zagabria lo scorso mercoledì, in sostegno alla tanto attesa riforma dell'istruzione e al gruppo di esperti che ha indirizzato il disegno della riforma negli ultimi 14 mesi.

La riforma, la cui prima fase sarà realizzata nel settembre 2016, è stata messa in discussione a partire da marzo, quando il nuovo governo di destra ha tagliato i fondi al Ministero dell'Istruzione e i parlamentari hanno iniziato ad inserire la loro lista dei desideri su questioni ideologiche, come il rafforzamento della religione e del nazionalismo nel curriculum.

La protesta della scorsa settimana a Zagabria è stata innescata quando il gruppo di esperti e tecnici che guidava la riforma ha rassegnato le dimissioni in conseguenza dell'ostruzionismo e dell'interferenza da parte del governo, scatenando l'indignazione pubblica e il sostegno al gruppo di esperti affinché sia loro garantita l'indipendenza e la libertà di continuare a portare avanti il lavoro iniziato.

50,000 croati hanno manifestato nella piazza principale di Zagabria la scorsa settimana, in sostegno alla riforma dell'istruzione (Foto: Nina Đurđević)
Oltre a Zagabria, le proteste hanno avuto luogo in altre 12 città croate e in altre 10 città nel mondo.

L'iniziativa “La Croazia può fare meglio” chiede:

  1. la libertà degli educatori di completare il loro lavoro sulla riforma globale curricolare senza pressioni o censure ideologiche;
  2. che il Parlamento approvi all'unanimità le Conclusioni sul sostegno a questa riforma e il modello individuato dal gruppo di esperti e respinga le conclusioni della Commissione Parlamentare per l'Istruzione;
  3. che il Parlamento approvi una risoluzione in cui definisca l'istruzione un interesse nazionale strategico e obblighi così l'attuale e i successivi governi a rispettare i piani nazionali per l'istruzione
  4. che il governo e il Ministro dell'Istruzione Predrag Šustar garantiscano il finanziamento e l'autonomia necessari per implementare la riforma dell'istruzione.

Foto: Nina Đurđević

Qui puoi vedere una galleria fotografica della protesta.

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