Sostieni. Non punire.

Il 26 giugno è una giornata di azione globale contro la guerra alla droga. I consumatori di droghe corrono rischi importanti e crescenti che non possono essere ignorati.

by Belgian League of Human Rights

Giovedì 26 giugno 2014, centinaia di attivisti provenienti da più di 75 città in tutto il mondo hanno fatto sentire la propria voce per sostenere la campagna Sostieni. Non punire. Lo scopo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni causati dalle attuali politiche sulle droghe. Durante tutta la giornata, molte manifestazioni si svolgeranno contemporaneamente di fronte a edifici e monumenti simbolo in diverse città di tutto il mondo. A Bruxelles, un incontro simbolico tra consumatori di droghe, operatori sanitari e rappresentanti della società civile si svolgerà ai piedi dell'Atomium, il 26 giugno alle 13:00.

La campagna Sostieni. Non punirechiede ai governi di porre fine alla guerra contro la droga. Questa guerra non è riuscita a ridurre la domanda o il consumo di droghe. Al contrario, ha portato ad epidemie di AIDS, tubercolosi ed epatite in tutto il mondo. Essa ha anche alimentato violazioni dei diritti umani e ha portato alla carcerazione di massa delle persone più deboli e più povere. La sua realizzazione è costata miliardi di dollari.

La campagna Sostieni. Non puniremette in evidenza l'entità del disastro che è stato provocato dalla guerra contro la droga per mezzo secolo", dice Ann Fordham, Direttrice del Consorzio Internazionale sulle politiche delle droghe (ICDP). "Sappiamo che questa guerra è impossibile da vincere e ha costi ingiustificati. Invece di punire i tossicodipendenti, gli dovremmo offrire servizi per le problematiche sociali di salute che stanno affrontando, nel rispetto dei loro diritti umani".

In termini di politica sulla droga, il mondo si sta muovendo. Bruno Valkeneers, funzionario di Liaison Antiprohibitionniste, spiega: "Questo movimento è stato avviato con la Dichiarazione di Vienna nel luglio 2010, chiedendo una politica sulle droghe basata principalmente sulla salute pubblica. La guerra alla droga condotta per 50 anni è stato un fallimento; nonostante il ricorso ad ingenti risorse di polizia, militari e finanziare, le droghe restano disponibili e vengono consumate; le organizzazioni di trafficanti criminali sono sempre più potenti, più violente e sempre più diffuse. La repressione e la criminalizzazione del consumo di droga, senza ridurre il numero di consumatori, aggravano i danni da loro subiti e rendono difficile l'accesso alle informazioni e agli strumenti di cui i consumatori hanno bisogno per prendersi cura della propria salute ".

Catherine Van Huyck (direttore dell'Associazione Modus Vivendi) prosegue: "In questo contesto, i programmi di riduzione del danno stanno spingendo per cercare di introdurre un po' di giustizia sociale, un timido riequilibrio per i tossicodipendenti e consumatori che non possono o non vogliono intraprendere percorsi di astinenza. Se la riduzione dei rischi associati al consumo di droga si dimostra efficace in termini di salute pubblica, ciò è possibile solo se i consumatori sono rispettati in quanto cittadini, secondo i principi democratici di cui al Carta di Ottawa per la Promozione della Salute (OMS). "Le droghe non sono quindi un problema medico o legale. Sono prima di tutto una sfida per la società, vale a dire un problema sociale, etico e culturale.

Sebastian Alexander (direttore di Bruxelles Fedito) insiste: "Lo sapevate che in Belgio il 62% della spesa pubblica legata alle droghe illegali è investito nella sicurezza, il 34% nell'assistenza, solo il 3% nella prevenzione e l'1 % nella riduzione dei rischi? E 'tempo di riequilibrare un po' questo bilancio deficitario. È ora di riconoscere la riduzione del rischio come uno dei pilastri della nostra politica sanitaria in materia di droghe – assieme alla cura e alla prevenzione - e definire un quadro legislativo chiaro per facilitare l'attuazione delle azioni di riduzione del rischio proteggendo i lavoratori e garantendo l'accesso dei tossicodipendenti a tali servizi. "

Alexis Deswaef, (Presidente della Lega per i diritti umani), chiede un approccio proattivo per la riduzione dei rischi: "Optando per un approccio securitario esclusivamente volto a combattere il consumo di droga, i governi stanno abbandonando un approccio globale e integrato al fenomeno. Eppure anche in questo settore ci si dovrebbe concentrare sulle considerazioni per la salute pubblica. È pertanto urgente che il prossimo governo belga chiarisca la regolamentazione del consumo di droghe e attui una politica proattiva per la riduzione dei rischi e rispettosa dei diritti e delle libertà degli utenti. A seguito di ciò, il Parlamento deve avviare un dibattito etico e approfondito sulla possibilità di depenalizzare i comportamenti legati all'uso di droghe, come in Portogallo".

Il 26 giugno è la Giornata internazionale delle Nazioni Unite contro la droga e il traffico illecito di stupefacenti. Questo giorno è usato da molti governi per celebrare la guerra contro la droga, ed è anche utilizzato in alcuni paesi per organizzare esecuzioni pubbliche. La campagna Sostieni. Non punirecerca di recuperare questa giornata per promuovere un approccio alle droghe che sia più efficace e più umano, basato sulla salute pubblica e sui diritti umani.

L'elenco dei nomi autorevoli che chiedono la fine della guerra contro la droga è in aumento: Kofi Annan, il presidente dell'Uruguay José Mujica, l'ex presidente svizzera Ruth Dreifuss, Brad Pitt, Sir Richard Branson e Russell Brand sono alcuni tra loro: http://supportdontpunish.org

LA CAMPAGNA

La campagnaSostieni. Non punire è una iniziativa globale guidato dal Consorzio internazionale sulle politiche delle droghe (IDPC), la Rete internazionale di consumatori di droga (INPUD), l'Associazione Internazionale per la Riduzione del Danno (HRI), e l'Alleanza Internazionale per HIV/AIDS. Chiede che i governi cominciano ad investire in risposte più efficienti ed efficaci per ridurre i rischi per i consumatori di droghe, per la depenalizzazione dei consumi, e la rimozione delle altre leggi che minacciano la salute pubblica. Trovate qui ulteriori informazioni sulla campagna: www.supportdontpunish.org e http://supportdontpunish.org/fr/journee-daction-mondiale-du-2014/.

GIORNATA D'INIZIATIVA MONDIALE

Il 26 giugno sono in programma molti eventi organizzati in Australia, Cile, Costa Rica, Francia, Germania, India, Indonesia, Kenya, Libano, Malaysia, Isola di Mauritius, Messico, Paesi Bassi, Porto Rico, Tanzania, Thailandia, Ucraina, Regno Unito , Stati Uniti, Belgio e molti altri paesi!

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