Technologie e Diritti

ONG in tribunale per fermare l'esportazione olandese di armi in Egitto

Varie ONG olandesi hanno presentato ricorso contro la decisione del governo olandese di concedere una licenza per esportare armi alla Marina Militare Egiziana senza un'indagine accurata sul rispetto della normativa internazionale sui diritti umani.

by Nina Kesar
E' la prima volta che delle organizzazioni contestano una licenza di esportazione di armi attraverso le vie legali.

Il 6 luglio, la Sezione Olandese del Comitato Internazionale dei Giuristi (NJCM) e le organizzazioni pacifiste PAX e Stop Wapenhadel hanno fatto ricorso contro la decisione del governo olandese di concedere una licenza per esportare armi in Egitto.

Secondo le organizzazioni, la licenza non avrebbe dovuto essere concessa. Il governo non ha tenuto in considerazione, o non lo ha fatto in maniera sufficiente, la questione dei diritti umani e il coinvolgimento dell'Egitto nella guerra in Yemen.

Nessuna indagine accurata

Nel mese di settembre 2015, il governo ha scritto alla Camera dei Rappresentanti che ha autorizzato un'esportazione di armi a favore della Marina Militare Egiziana. Il materiale si aggira su un valore di 34 milioni di euro. La lettera del governo fa riferimento al fatto che “gravi violazioni dei diritti umani” sono in corso in Egitto, ma che queste violazioni non possono essere collegate all'esportazione di materiale militare, il quale verrebbe consegnato alla Marina Miliare e non all'Esercito.

Sembra che il governo non abbia tenuto conto del blocco navale in Yemen, nel quale la Marina Militare Egiziana è coinvolta, né delle notizie di stampa secondo le quali la Marina avrebbe aperto il fuoco su imbarcazioni di rifugiati.

L'Olanda è tenuta a realizzare delle indagini sul rispetto della normativa internazionale sui diritti umani nel momento in cui concede licenze per l'esportazione di armi. Secondo NJCM, il governo non avrebbe realizzato tale indagine, o lo avrebbe fatto in maniera inadeguata. NJCM ritiene inoltre che il governo non abbia tenuto sufficientemente in considerazione la situazione complessiva, in particolare la guerra in Yemen.

Minaccia alla pace in Medio Oriente

Pax e Stop Wapenhandel ritengono che la licenza per esportare armi metta a rischio la pace e la situazione in Medio Oriente.

Frank Slijper di Pax: "L'Egitto sta contribuendo alle operazioni militari condotte dall'Arabia Saudita in Yemen con la fornitura di truppe di terra e navi da guerra. La situazione umanitaria in Yemen si è drasticamente deteriorata per via del blocco navale e sembra che siano stati commessi crimini di guerra.”
Wendela de Vries di Stop Wapenhandel: "Nell'autorizzare l'esportazione di armi, il governo dovrebbe tener conto dei livelli di spesa relativi al settore militare e sociale del paese che riceve le armi. Sembra che in questo caso il governo non lo abbia fatto.”

Rimedio legale o no?

La richiesta delle organizzazioni riguardante la licenza di esportazione di armi è stata dichiarata inammissibile. Per il governo, le organizzazioni non sono una parte all'interno di questa procedura amministrativa. Inoltre, le richieste di PAX e Stop Wapenhandel sono state dichiarate inammissibili nella procedura civile perché, come hanno evidenziato il giudice civile e il governo, si tratta di una questione su cui è competente il tribunale amministrativo. Ora il governo intende chiudere anche questa procedura.

Avvocato Jelle Klaas di PILP-NJCM: “Se organizzazioni come NJCM, PAX e Stop Wapenhandel non possono fare ricorso contro una licenza di esportazione di armi, nessuno può farlo.”

Secondo le organizzazioni dovrebbe essere possibile aprire un dibattito legale quando il governo autorizza l'esportazione di armi e sono in ballo i diritti umani.

Per questo motivo, le organizzazioni chiedono al tribunale di sospendere la licenza e fermare la consegna di materiali militari finché non si sarà arrivati a una decisione definitiva sulla sua ammissibilità.

Per ulteriori informazioni su questo tema, leggi la lettera al Parlamento (in olandese) e la documentazione PILP sul commercio di armi e diritti umani.

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